Questione di DNA, se uno è capitano poi lo resta per sempre. Almeno un tempo funzionava così, quando le bandiere nel calcio non sventolavano solo sugli spalti ma scendevano in campo: tifosi che sono riusciti a realizzare il proprio sogno, giocare con la squadra del cuore facendo la storia del club. Ce l’ha fatta, tra gli altri, Alessandro Del Piero. La storia della Vecchia Signora parla da sola, ma è anche vero che quando a parlare è Alex – come lo chiamano ancora non solo dalle parti della Continassa – una parte di quella storia si materializza. Descrizioni, emozioni e suggestioni in grado di fermare il tempo.
Invece, l’orologio continua a girare e dall’ultima partita di Del Piero con la Juventus sono passati un po’ di anni: otto ormai. Un numero che, capovolto, ricorda l’infinito. Così come indefinibile è la forza e il carisma di un ex campione ancora capace di emozionarsi davanti a quei colori lì. Bianco e nero. Adesso le sfumature sono diverse, ma la sostanza è la stessa: cambiano gli interpreti, eppure si continua a vincere.
Il “suo” dieci, ora, sulle spalle di un argentino. Alex è nostalgico, ma affatto miope: quindi per Dybala arriva la giusta consacrazione. Può diventare il capitano della Juventus? Chiedono a Sky Sport, Del Piero – che spesso la lingua la tirava fuori per esultare – risponde così: “Ha già indossato la fascia altre volte, vuol dire che l’ambiente lo ritiene all’altezza. È maturato moltissimo, ormai è un giocatore completo, la reazione che ha avuto quest’estate quando stava per essere ceduto in Premier è una dimostrazione”.
Parole che sanno di benedizione, un vero e proprio passaggio di testimone da parte di chi sa che la Juventus è uno stile che non passa mai di moda. Azione, convinzione e reazione: proprio quella che cercano i bianconeri per riportare in bacheca una Coppa Campioni che manca da un po’. Anche su questo Del Piero ha le idee chiare: “I bianconeri hanno la possibilità di vincere il torneo, l’hanno dimostrato anche la scorsa stagione. Sono in buona compagnia, però”. Lucido, realista, convinto. Alessandro Del Piero, se non ci fosse dovrebbero inventarlo, ma menomale che c’è. Per Dybala, ormai certezza, per la Juventus – amore che non dimentica mai – e per gli appassionati che prendono le sue parole come un mantra salvifico. Proprio quello che serve di questi tempi, perchè il meglio – forse – deve ancora venire.
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