Il presidente del Brescia, Massimo Cellino, ha parlato alla Gazzetta dello Sport del possibile ritorno della Serie A, non risparmiando pesanti critiche. Brescia è una delle zone più colpite dal Coronavirus e l’ultimo dei pensieri è quello di tornare a parlare di calcio. Cellino si è dunque fatto portavoce esprimendo un totale dissenso sull’ipotesi di ripresa.
In questi giorni si continua a discutere in merito alle possibili date per ripartire, ma prima del 13 aprile i giocatori non potranno tornare ad allenarsi. Nella giornata di ieri, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha ipotizzato il 20 maggio come giorno utile per rivedere in campo i calciatori di Serie A, dichiarazioni poco gradite dallo stesso Cellino.
Il presidente del Brescia non ha usato giri di parole: “Questa stagione non ha più senso. Ci siamo fermati, nessuna squadra tornerà come prima e in più c’è il rischio per la salute degli atleti. Per me tornare all’attività è pura follia. Se ci costringono sono disposto a non schierare la squadra e perdere le partite 3-0 a tavolino per rispetto dei cittadini di Brescia e dei loro cari che non ci sono più”.
Cellino è tornato a parlare proprio della città di Brescia e della squadra: “Qui abbiamo camion che trasportano i morti. Siamo al centro dell’epidemia, sono date tutte sballate. In ogni caso i giocatori vengono da 45 giorni di inattività, serve almeno un mese di allenamento per rivederli in forma altrimenti si rompono tutti. Negli scorsi giorni ho messo a disposizione il centro sportivo per allenamenti individuali, dopo neanche mezz’ora di corsa si sono stirati“.
Il duro sfogo prosegue anche nei confronti della Uefa: “Non può far slittare nulla. La stagione si chiude il 30 giugno, data di scadenza per la presentazione dei bilanci dei club e dei contratti dei giocatori. Sono arroganti e irresponsabili, pensano solo ai loro interessi economici e alle Coppe. Ma sul campionato italiano non decidono l’oro. Per riprendere, la Serie A dovrà terminare entro il 30 giugno, ci faranno giocare ogni due giorni? O la Uefa ha anche il potere di allungare le giornate e farle diventare di 72 ore? Se vuole fare qualcosa di utile, mandasse a Brescia bombole d’ossigeno e respiratori, gliene saremo grati”.
Infine un attacco anche al presidente della Lazio, Claudio Lotito: “L’altro giorno mi ha urlato che non voglio giocare perchè così la squadra si salva. Da che pulpito, lui che fa fuoco e fiamme perchè pensa di vincere lo scudetto. A me di retrocedere non frega nulla, finora ce lo siamo meritato e anche io ho le mie colpe. Faccio un discorso generale, per prolungare la stagione bisogna cambiare tutte le regole internazionali, un caos assoluto, mentre se si finisce a giungo ci aspetta un tour de force impossibile e rischioso“.
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