L’Atletico Madrid si unisce nelle difficoltà. I calciatori dei Colchoneros fanno fronte comune nell’emergenza che coinvolge tutti. Insieme allo staff, hanno infatti deciso di rinunciare al 70% degli ingaggi per tutto il periodo in cui resterà in vigore lo stato d’emergenza in Spagna. La situazione è decisamente critica, anche se il ministro spagnolo della Sanità, Salvador Illa, ha detto stamattina che la Spagna ha raggiunto “il picco della curva, e stiamo iniziando la fase di rallentamento“. Così riporta il quotidiano El Pais.
La decisione dell’Atletico Madrid
L’iniziativa dei calciatori e dello staff dei Rojiblancos è una risposta alla decisione della società di ricorrere all’Erte, una sorta di cassa integrazione, per 430 dipendenti in questa fase di emergenza sanitaria che comporta anche una massiccia riduzione degli introiti per il club.
La riduzione degli ingaggi si applica a tutti i componenti della prima squadra maschile e femminile e all’Atletico Madrid B. Questo accordo, fa sapere il club, permetterà ai 430 dipendenti colpiti dall’Erte di conservare il proprio intero stipendio. Metà sarà a carico dei dirigenti, l’altra deriverà proprio dai risparmi sugli ingaggi dei calciatori e dei tecnici.
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