Lo scorso 6 marzo Ronaldinho è stato arrestato in Paraguay per possesso di passaporti falsi. Insieme a lui anche il fratello, Roberto Assis. L’ex talento del Barcellona si era recato in Paraguay per presentare il suo nuovo libro, ‘Genius of life’, e per partecipare ad una serie di iniziative benefiche. Con il passare dei giorni la sua posizione si è aggravata. Oltre all’accusa per detenzione di passaporti falsi, infatti, le autorità locali hanno aperto una nuova indagine per possibile riciclaggio di denaro.
Dopo essersi visto negare la concessione dei domiciliari, Ronaldinho è rimasto in carcere, dove nei giorni scorsi ha partecipato anche ad un’amichevole organizzata dai detenuti del penitenziario di Asuncion. Come ci si poteva immaginare, il brasiliano ha dato spettacolo, trascinando la sua squadra alla vittoria. L’ex Milan ha collezionato cinque gol e sei assist. Non è andata allo stesso modo, però, nella sfida di calcio-tennis organizzata contro due ex poliziotti, entrambi in carcere, uno per omicidio, l’altro per rapina. Questa volta la classe di Ronaldinho è servita a poco. Ad avere la meglio, infatti, è stata la coppia omicida-ladro.
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