Niente più calciatori dell’Inter all’estero: la società nerazzurra ha cambiato le disposizioni, ed è pronta a richiamare in Italia i sette giocatori nerazzurri che (col permesso del club) sono tornati nei loro paesi d’origine. Come spiega La Gazzetta dello Sport, l’Inter ha deciso di richiamare Handanovic, Brozovic, Lukaku, Eriksen, Godin, Moses e Young: tutti tornati nei loro paesi, dove stanno trascorrendo questi giorni di emergenza. Ma ora i piani cambiano, e anche questi nerazzurri dovranno tornare.
Coronavirus, l’Inter richiama i sette giocatori all’estero
La decisione dell’Inter è nell’ottica di una predisposizione alla ripresa delle attività, in ogni caso ancora incerta. Intanto, i sette giocatori che torneranno a Milano saranno posti di nuovo in quarantena, per 14 giorni. Il club nerazzurro preferisce avere tutti i propri tesserati in Italia, in modo da essere pronti e “quarantenati” qualora dovessero riprendere gli allenamenti. Infine, c’è la preoccupazione che possano arrivare decisioni dei singoli governi esterni per una chiusura delle frontiere verso l’Italia: anche in questo caso l’Inter si è tutelata riportando i sette giocatori all’estero a Milano.
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