“Noi del Verona non avremmo mai dovuto giocare contro la Sampdoria a Genova a porte chiuse“. Valentin Eysseric, trequartista del Verona, ha raccontato la sua quarantena al quotidiano francese Le Parisien. Il 28enne, che è rimasto a Verona, ha definito “irresponsabile” l’autorizzazione a “fare giocare Atalanta-Valencia a porte aperte. Sia in Francia che in Italia, all’inizio prendevano tutti alla leggera questo virus, tranne i dottori” ha detto.
Eysseric: “A cosa servono le port chiuse?”
“Abbiamo appreso dopo il fatto che diversi giocatori della Sampdoria avevano il virus” ha spiegato il trequartista, che ha amaramente analizzato l’insufficienza, dal suo punto di vista, della decisione di giocare senza pubblico. “A cosa serve l’uso delle porte chiuse se si prende il treno, l’aereo o l’autobus, si dorme in hotel, si incontrano gli arbitri, il personale, gli steward, gli addetti alla sicurezza e i giornalisti? Tutti toccano tutto“.
Eysseric: “In Italia non ripartiremo presto”
In Italia, ha dichiarato, “il campionato non riprenderà presto. Credo persino che gli altri paesi si riavvieranno prima di noi. Sono passate tre settimane e il numero di morti è drammatico“. In questo, è in linea con le convinzioni di Rocco Commisso, il presidente della Fiorentina dove ha militato fino allo scorso gennaio.”Abbiamo un programma da seguire ogni giorno. Ho un tapis roulant. Sudiamo un po’ nel nostro salotto, ma non vale un vero allenamento“, ha concluso Eysseric.
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