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Numeri dieci, fondamentali, intramontabili (forse), fenomenali di sicuro. Uno che il numero dieci in Azzurro l’ha portato sporadicamente – avrebbe potuto portarlo per molto più tempo se non avesse avuto l’esuberanza e, a tratti, l’incoscienza che l’ha reso celebre – è stato Antonio Cassano. L’ex fantasista di Bari Vecchia è stato intervistato dal Corriere dello Sport nel corso di una diretta Instagram e proprio parlando di numeri dieci l’attenzione si è focalizzata sull’Argentina.
Cassano parla chiaro: “Maradona è stato spodestato”

L’ex fuoriclasse di Roma e Real Madrid non ha dubbi: “Maradona ha fatto qualcosa di mai visto per 4-5 anni, ma Messi fa le stesse cose sue da 15 anni. Ha fatto 710 goal e 300 assist, quando gioca sei 1-0. I maradoniani devono farsene una ragione, c’è qualcuno che lo ha spodestato“. Spetterebbe, dunque, a Messi il trono di re della Seleccion e del calcio argentino.
Più in generale, invece, parlando di giocatori intramontabili, prima dell’avvento di Messi il più forte – secondo Cassano – era Ronaldo. Suo compagno proprio alle Merengues, a tal proposito il barese racconta un aneddoto risalente al 2006 durante la partita con il Deportivo La Coruna che il fenomeno brasiliano risolse da solo: “Perdevamo 1-0 in casa, tutto lo stadio fischiava soprattutto lui. Nello spogliatoio l’allenatore toglie Ronnie per mettere Van Nistelrooy, lui lo ferma e dice ‘no tranquillo, mi tiri fuori tra 15 minuti che faccio 2 goal’. Minuto 15: 2-1 e doppietta di Ronaldo. Lì ho detto che se esiste un Dio del calcio, è Ronaldo. Poi è arrivato Messi“, ha concluso l’ex calciatore.
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