La Juventus è stata la prima squadra di Serie A, di sua spontanea volontà, ad annunciare il taglio degli stipendi. Una scelta promossa e condivisa con gli stessi giocatori che rinunceranno alle prossime quattro mensilità (in parte recuperate dopo giugno) per salvare il bilancio della società. D’altronde il calcio, a causa del Coronavirus, sta vivendo un momento di crisi profonda da superare con grande senso di responsabilità.
Juventus, Douglas Costa allontana il rientro: “Tornerò forse a metà aprile”
L’esempio virtuoso dei bianconeri è stato approfondito da Douglas Costa, direttamente dal Brasile, dove sta trascorrendo la sua quarantena dopo aver lasciato l’Italia come altri suoi compagni. Nel primo passaggio, dell’intervista per “Esporte Interativo”, l’esterno sudamericano ha trattato il tema degli stipendi senza polemiche: “E’ sempre complicato affrontare questi argomenti: non è facile convincere un giocatore a rinunciare ai propri guadagni. Poi però quando abbiamo capito che la situazione sanitaria stava peggiorando, la squadra si è riunita e ci siamo accordati. La Juventus non ha colpe per questa situazione, era impossibile immaginarsi tutto questo”.
Infine Douglas Costa ha parlato del suo rientro in Italia, posticipato rispetto ai programmi iniziali: “Dovevo tornare il 3 aprile in Italia ma ho parlato con Chiellini e mi ha detto che non si può ancora ricominciare. Se tutto va bene tornerò tra il 15 ed il 20 aprile”. E’ ancora presto per poter parlare della ripresa del campionato e anche solo degli allenamenti, probabilmente sospesi per un altro mese.
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