“Sono deluso e scioccato per quello che hanno scritto su di noi“. Johann Djorou, ex difensore dell’Arsenal, ha iniziato così la sua sua difesa in un‘intervista a France TV Sport. Djourou è uno dei nove giocatori licenziati dal Sion, in Svizzera, il 18 marzo, per essersi opposti a un regime di disoccupazione parziale che prevede la riduzione del 20% dell’ingaggio. Il presidente ha licenziato, tra gli altri, il capitano Xavier Kouassi, l’ex Arsenal Alex Song e Seydou Doumbia.
Le parole di Djourou
“Non è una questione di soldi, ma di principio” ha detto Djorou. “Il club ci ha annunciato il regime di disoccupazione parziale con un messaggio su Whatsapp il 17 marzo alle 17. Ci chidevano una risposta, dovevamo accettare o rifiutare, il giorno dopo alle 12, senza ulteriori spiegazioni. Noi avremmo voluto delle precisazioni, una telefonata da parte del presidente o del direttore sportivo“.
Djorou racconta che i giocatori hanno discusso della questione nel gruppo Whatsapp della squadra e rivela che tutti sarebbero stati d’accordo, all’inizio, nel rifiutare. Se fosse davvero così, verrebbe da chiedersi perché poi siano stati licenziati soltanto in nove. “Io penso che certi ingaggi erano molto alti” ha detto al giornalista di France TV Sport, a cui la domanda non è sfuggita, “e che la società abbia voluto risparmiare temendo le ripercussioni negative di questa crisi“. Il difensore sottolinea anche un’ultimo punto, che riguarda il numero di licenziamenti. “Ne hanno mandati via nove. Da dieci in su, diventa un licenziamento collettivo con altre conseguenze“.
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