Castolo, storia e aneddoti sul mitico attaccante della Master League di PES

Castolo, storia e aneddoti sul mitico attaccante della Master League di PES
Castolo, storia e aneddoti sul mitico attaccante della Master League di PES

“E’ il più grande di tutti i tempi. Con le sue trecce, il brasiliano sapeva segnare in ogni modo. Era istinto puro, per molto sicuramente il maggior idolo virtuale di quell’epoca“. Il quotidiano spagnolo As ha riservato questa descrizione enfatica al simbolo di una stagione, all’icona di un videogame. Perché l’attaccante Castolo, un calciatore assolutamente inventato, continua a suscitare ammirazione nostalgica in chiunque abbia provato almeno una volta l’emozione della Master League.

Il fascino della Master League

Gli anni d’oro della rivoluzionaria modalità di gioco di Pro Evolution Soccer hanno coinvolto tutti. Dai giocatori che hanno sognato sul divano di casa a chi del calcio ha poi fatto una professione. Ha conquistato il “Papu” Gomez, che ha voluto sulla sua fascia di capitano dell’Atalanta, qualche tempo fa, gli idoli inventati della formazione originale, come Minanda o Espimas.

Nel 2017, poi, in occasione di un derby contro la Lazio, l’allora difensore della Roma Mario Rui ha confessato di essere diventato terzino sinistro grazie a PES. “Il mio idolo è sempre stato Roberto Carlos, perché mi ricordo che alla Playstation tutti i nomi erano sbagliati. La coppia d’attacco era Ronaride-Roberto Larcos, ovviamente Ronaldo e Roberto Carlos” ha detto in un’intervista pubblicata sul match program della partita.

Castolo capocannoniere della Champions

Roberto Carlos, anche nella sua versione “storpiata”, per molti giocatori affezionati alla Master League rappresentava uno dei primi acquisti. Leggendo le esperienze condivise sui forum, molti lo schieravano in attacco, per la sua velocità e la potenza nel tiro dalla distanza. In tanti, che potremmo definire pre-guardioliani, hanno applicato versioni iper-offensive del 3-5-2 mettendo in attacco i due brasiliani.

Castolo, storia e aneddoti sul mitico attaccante della Master League di PES
Castolo, storia e aneddoti sul mitico attaccante della Master League di PES

Castolo, che in PES si chiamava Castello, è rimasto nel secondo e terzo capitolo del gioco. Nella squadra originale, di partenza, della Master League, tutta formata da calciatori inventati e non particolarmente dotati per rendere il gioco più avvincente, il brasiliano spiccava per valori di velocità e accelerazione superiori a 80, in una scala da 1 a 99. Era uno dei giocatori migliori di quella squadra, che nel corso delle stagioni si poteva migliorare: le vittorie consentivano di accumulare moneta virtuale con cui poi trattare l’acquisto di alter-ego di calciatori reali.

Ma c’è chi a Castolo proprio non riusciva a rinunciare, chi ricorda con orgoglio di aver  portato il PES Team sul tetto d’Europa, a conquistare la Champions League, con il brasiliano capocannoniere della manifestazione.

Le ultime apparizioni

Castolo è presente nella formazione di partenza anche di PES 2010, sempre con un valore superiore agli 80 per velocità massima. In termini di agilità, riflessi, accelerazione, potenza di tiro e colpi di testa è sopra i 75, ma perde tanto in precisione nelle conclusioni il cui valore iniziale è di appena 69. In PES 2012, è presente solo come allenatore nella modalità Club Boss, presto abbandonata, in cui si poteva interpretare il ruolo del presidente del team.

In ogni caso, Castolo è rimasto un idolo, come capitan Tsubasa, l’Holly Hutton dei cartoni animati: chi non ricorda le sfide della New Team contro la Muppet di Mark Lenders? Ecco, Castolo è così. Testimonia che il virtuale può diventare reale, che le passioni non conoscono limiti e confini. E soprattutto, conferma che i grandi personaggi della letteratura, del cinema, dei videogiochi, possono davvero diventare parte delle vite reali di chi li incontra. E’ il fascino eterno del verosimile, che apre gli orizzonti del possibile e trasforma l’invenzione nella prefigurazione di un’ambizione, nella realizzazione di un’altrove, in una porta per nuove, infinite dimensioni. Lunga vita a Castolo e alle sue trecce.

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