Sorrentino su Cristiano Ronaldo: “Non volle scambiare le maglie”

Sorrentino su Cristiano Ronaldo: "Non volle scambiare le maglie".
Sorrentino su Cristiano Ronaldo: “Non volle scambiare le maglie”.

L’addio al calcio di Stefano Sorrentino è durato solo pochi mesi. Terminata la sua avventura al Chievo Verona, infatti, l’ex numero uno, tra le altre di Torino e Palermo, ha deciso di ripartire dalla seconda categoria, più nello specifico dal Cervo -squadra allenata dal padre, Roberto-. Dopo aver trascorso una vita a cercare di mantenere la porta inviolata, per questa nuova avventura, Sorrentino ha deciso di liberarsi dei guantoni, e di vedere cosa si prova a stare dall’altra parte, da quella di chi i gol li deve fare.

Sorrentino rivela perché Ronaldo non volle scambiare le maglie

Intervistato da Sky Sport, Stefano Sorrentino, ha raccontato un aneddoto risalente a quando ancora vestiva la maglia del Chievo Verona. Il 21 gennaio 2019, all’Allianz Stadium, si è giocata la sfida valevole per la 20.a giornata di serie A tra Juventus e Chievo. Come da pronostico i bianconeri vinsero, e lo fecero anche con ampio margine (3-0). La partita, però, non verrà ricordata per questo, ma per ciò che è accaduto all’ottavo minuto della ripresa. L’arbitro concesse un penalty ai bianconeri per l’ingenuo fallo di mano di Bani all’interno dell’area di rigore. Sul dischetto si presentò Cristiano Ronaldo che, a sorpresa, si vide parare il tiro da un super intervento di Sorrentino. Ad oggi, in Serie A, l’ex portiere del Chievo è l’unico ad essere riuscito a neutralizzare CR7 dagli undici metri.

Sorrentino: “Vi spiego perché Ronaldo non volle darmi la maglia”

Prima dell’accaduto, i due si erano accordati per il consueto scambio di maglie che avviene dopo il triplice fischio dell’arbitro. Scambio di maglie, però, che non è mai avvenuto. Il motivo lo ha spiegato lo stesso Sorrentino ai microfoni di Sky Sport: “Perché non ci siamo più scambiati la maglia? Era un po’ arrabbiato, è un campionissimo, non vuole mai perdere. Non aveva fatto gol, non era contentissimo. Io ero con il mio amico Dybala: mi ha fatto i complimenti, ma era molto scuro in volto. Alla fine ho preso la maglia di Paulo”.

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