Shevchenko (Getty Images)
In questo momento drammatico Andriy Shevchenko, commissario tecnico dell’Ucraina, ha mandato un messaggio di sostegno e speranza all’Italia. L’ex attaccante del Milan, attraverso un collegamento su Sky Sport, ha analizzato l’emergenza Coronavirus facendo un paragone con il suo passato.
Nel 1976 nasce a Dvirkivschyna, villaggio vicino a Kiev, e dieci anni dopo, quando era solo un bambino, ha vissuto in prima persona il disastro nucleare di Chernobyl. Il luogo della storica tragedia non era lontano da dove viveva: “E’ stato un momento molto simile a questo, all’epoca avevo nove anni. La cosa più importante è evitare comportamenti stupidi: nessuno può sentirsi immune dal virus. Non dobbiamo uscire, pensando alle persone più deboli e al lavoro dei medici e degli infermieri, gli eroi del nostro tempo a cui faccio un grande applauso”.
In questi giorni Shevchenko si trova con la sua famiglia a Londra ma l‘Italia, a livello calcistico, rimane la sua seconda casa dove ha lasciato un pezzo di cuore. All’età di vent’anni abbandonò l’Ucraina e cominciò la magica avventura con il Milan, diventando a suon di gol e successi uno dei migliori attaccanti d’Europa. L’attuale ct ucraino, grazie a quelle emozioni, è rimasto molto legato al nostro paese: “Ci tengo a salutare tutti gli italiani, sono sempre vicino a voi: vivete con la sola speranza che le cose miglioreranno.Forza Italia, ne usciremo tutti quanti insieme”.
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