Sandro Pochesci a ruota libera. L’ex allenatore di Fondi, Ternana, Casertana e Bisceglie, attualmente svincolato, ha rilasciato parole forti al sito restodelcalcio.com. Il focus dell’intervista si è basato sull’emergenza Coronavirus che ha fermato il mondo del calcio e sta avendo risvolti anche politici. Un tema molto caldo e chiacchierato in questi giorni, esposto in maniera netta e diretta dal tecnico romano, sempre molto accesso nelle sue dichiarazioni.
In particolare Pochesci si è scagliato contro i vertici e alcuni dirigenti di Serie A che vorrebbero riprendere il campionato: “C’è gente che guadagna miliardi su miliardi, ne vogliono ancora? In questo momento bisogna pensare ad altri valori, non ha senso parlare di calcio. Questo virus è stato sottovalutato e ricordo che in campo giocano 22 esseri umani, accerchiati da altri dipendenti più umili. Non ci sono soltanto i Ronaldo e Messi, parliamo di un sistema molto più grande e diversificato. Non sarebbe la fine dover ripartire da zero”.
L’ex tecnico di Ternana, Casertana e Bisceglie (tra le esperienza più recenti) rincara la dose: “Trovo assurdo pensare alla ripresa alla ripresa degli allenamenti (…) Ma voi veramente pensate che, finita la crisi sanitaria, la gente tornerà allo stadio. Ma crediamo ancora alla Befana ? Oggi i cittadini stanno raschiando il fondo del barile per andare avanti. Il calcio e la politica ancora non si rendono conto della situazione. Sentir parlare di Scudetto da assegnare mi fa rabbrividire.”
Pochesci attacca i politici
Nel corso dell’intervista, Pochesci non risparmia un attacco ai politici e alla classe dirigente chiamata a varare provvedimenti che possano almeno alleviare la crisi: “A Montecitorio dovrebbero contribuire ad aiutare il prossimo anziché a fare chiacchiere. In passato i politici hanno gettato al vento soldi per cose futili (…) Credo che il Premier Conte debba prima di ogni altra cosa tutelare chi vive alla giornata, lo stato sa bene di chi sto parlando. . Credo che i politici sappiano chi davvero ha bisogno, sono le stesse persone alle quali in tempo di elezioni vanno a chiedere il voto.
Una disamina pesante quella di Pochesci che, non stentiamo a credere, in una situazione simile sarà condivisa da molti.
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