Tifosi che si abbracciano, a pochi metri di distanza, senza nessuna paura e sostengono la propria squadra. Definire immagini simili come surreali, in un altro momento storico, sarebbe stato fuori contesto. Ora, ai tempi dell’emergenza Coronavirus, quello che un tempo era prassi diventa eccezionalità e – per certi versi – scellerata trasgressione. Succede in Bielorussia, dove il calcio e lo sport non si fermano, mentre il resto del mondo vive – ognuno a proprio modo – l’evoluzione della pandemia.
La Vysshaya League ha scelto di prenderla a pallonate, prendendosi qualche rischio e parecchie critiche. Guardando al calcio giocato – in queste settimane un’eccezione che conferma la regola dello stop – le grandi cadono: il Bate Borisov perde contro lo Slavia Mozyr, restando fermo a zero punti dopo appena due confronti. Ko anche la Dinamo Minsk, nel derby, contro l’FC Minsk. Vittoria questa dal sapore particolare. Il 3-2 permette infatti alla squadra di conquistare i primi tre punti proprio in casa dei cugini della Dinamo. Nell’arco di 14 match precedenti, sei pareggi e otto sconfitte. L’FC Minsk conquista – a punteggio pieno – la vetta della classifica. Anche se parlare di numeri e classifiche, in un momento del genere, restituisce quantomeno un retrogusto utopistico e straniante.
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