La Serie A, nonostante la grave emergenza del Coronavirus, proverà a riprende a giocare e salvare la stagione 2019/20. La possibilità è stata confermata da Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ai microfoni di Radio Sportiva. Il calcio italiano aspetterà ancora qualche settimana e poi prenderà una decisione definitiva, valutando tutte le conseguenze. La situazione rimane in continua evoluzione, ma c’è una teorica scadenza da rispettare: il campionato dovrà finire entro metà luglio.
E’ questa la nuova deadline tracciata da Gravina che spera di trovare una soluzione, ma è consapevole che i tempi sono molti ristretti e legati alla stagione successiva. L’anno prossimo infatti si giocheranno gli Europei, rimandati quest’estate proprio per dare priorità alle leghe nazionali e internazionali di finire i rispettivi tornei.
La Serie A 2020/21, con l’ipotesi anche di 22 squadre, dovrà per forza iniziare entro metà agosto e non dalla seconda metà come successo per le ultime edizioni. Gli spazi temporali sono chiari e devono essere rispettati, senza prendere ulteriori deroghe. Il presidente della Federcalcio ha confessato che sono giorni di studio per l’ipotesi ripartenza, ma anche per soluzioni alternative considerando il momento drammatico del nostro paese. Non c’è una certezza assoluta, il calcio italiano non si arrende e dipenderà dai prossimi eventi.
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