La Bundesliga si conferma un campionato all’avanguardia dal punto di vista della solidarietà. La sostenibilità del sistema calcio nazionale, un punto di forza della lega tedesca anche nel confronto con i cinque principali campionati europei, è un obiettivo concreto per tutti. Così, anche i calciatori dello Schalke 04 hanno deciso di rinunciare ad una parte dei loro salari. L’accordo trovato oggi, comunica il club, prevede il taglio di una parte non specificata dei salari e dei premi per ora fino al 30 giugno.
Lo Schalke non è l’unico club che ha dovuto optare per questa politica con il campionato fermo a causa del coronavirus. Tuttavia, in soccorso delle squadre con maggiori problemi, è arrivato l’aiuto delle quattro società più ricche di Germania. Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Lipsia e Bayer Leverkusen hanno messo a disposizione un contributo complessivo di 20 milioni di euro: 7,5 sono devoluti direttamente dalle casse dei club, 12,5 rappresentano invece una parte degli introiti per i diritti televisivi a cui i quattro club rinunciano. “In questo periodo così difficile – ha detto il Ceo del Bayern Karl-Heinz Rummenigge – è giusto che i più forti aiutino i più deboli“.
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