Il calco è passione, stile, personalità. E’ una foresta di simboli, è un incontro d’anime, un incrocio di destini, di identici umori e divise di diversi colori. Nelle maglie, si esprime un carattere, si racconta una storia. E spesso, questo fenomeno si esalta quando a giocare è la nazionale, che porta in campo il carattere e la storia di un popolo. Ne abbiamo scelte dieci, tra le maglie iconiche delle nazionali. Dieci fotogrammi per dieci universi che si svelano.
Brasile 1970
Sotto l’uniforme, accecante luce del Messico, il verde-oro della maglia del Brasile ai Mondiali del 1970 si trasforma nell’immagine della bellezza del calcio. Il futebol bailado di Pelé, Jairzinho, Rivelino, Carlos Alberto, prende vita con una maglia iconica. Da quell’estate, quei colori raccontano uno stile di gioco e di vita.
Germania 1990
Altrettanto iconica è la maglia della Germania campione del mondo a Italia ’90. Ina Franzmann, che ha iniziato a lavorare per l’Adidas nel 1984, supera il classico design minimale delle divise della Mannschaft. Esalta i colori della bandiera in un design geometrico che sale verso le spalle. A quanto pare, sarebbe stato Franz Beckenbauer a suggerire questa forma come allegoria della vittoria.
Croazia 1998
La Croazia, rivelazione al Mondiale di Francia del 1998, scende in campo con una maglia decisamente particolare. Il design con i quadrati bianchi e rossi, caratteristici della bandiera, non si dispongono su tutta la maglia ma soprattutto sul lato destro. E’ una versione dinamica, arricchita dal colletto tricolore.
Resta nella memoria anche la seconda maglia, blu con gli inserti a quadri sui fianchi: è uno dei motivi più suggestivi mai visti in un Mondiale.
Usa 1994
Guardando Alexi Lalas nel Mondiale di casa nel 1994, sembra di sentire le prime note di “Born in the USA“, una delle canzoni più fraintese nella storia della musica. Per molti un inno al sogno americano, a un patriottismo ostentato, per Bruce Springsteen solo un’amara meditazione sull’abbandono dei soldati dopo la guerra, sotto un giro di basso e batteria trascinante.
Di sicuro, la maglia degli USA non si può fraintendere. Quella con i colori della bandiera e le stelle sul petto è forse la maglia più patriottica mai vista in un Mondiale. Una divisa simbolica, a suo modo unica.
Giamaica 1998
A Francia ’98, la Giamaica fa il suo esordio ai Mondiali. La nazionale centro-americana, protagonista dieci anni prima alle Olimpiadi invernali di Calgary nel bob, porta un’esplosione di colori. Anche sulle maglie, gialle con motivi verdi e neri.
Olanda 1988
L’Olanda in versione “Arancia Meccanica” del 1974 e del 1978 ha segnato un’epoca. Quella divisa preziosa nella sua semplicità lascia il posto, per il trionfo europeo del 1988, a un complesso pattern geometrico, tinta su tinta, che Adidas all’epoca applica sulle maglie di diverse nazionali. Questa è certamente la più ricordata, non solo per il gol di Van Basten che ha sfidato la fisica e le leggi del calcio.
Danimarca 1986
I due colori della bandiera danese, bianco e rosso, uniti in una divisa dal forte impatto. Una maglia in due parti, una a tinta unita e una a strisce sottili, segna l’avventura della Danimarca ai Mondiali del 1986. La nazionale la sfoggia in due versioni: in tono dominante rosso con pantaloncini bianchi, e viceversa. Four Four Two l’ha scelta come la più bella di sempre.
Le dieci maglie più belle delle nazionali – Danimarca 1986
Inghilterra 1966
L‘Inghilterra ha abituato i suoi tifosi all’elegante semplicità del bianco, a maglie “pettinate”. I Tre Leoni, però, hanno vinto il loro unico titolo mondiale, in casa nel 1966, in un rosso appassionato che nelle immagini d’epoca spicca ancora di più.
Nigeria 2018
La maglia della Nigeria ai Mondiali del 2018 è diventata presto introvabile. Una maglia retro, quella sviluppata da Nike, che ricorda quella delle Super Aquile a Usa ’94. Le prenotazioni di 3 milioni di pezzi sono andate esaurite in meno di quattro ore il 29 maggio 2018.
Irlanda del Nord 1990
Il 1990 è un anno di forte creatività sul fronte delle maglie delle nazionali, come dimostra una coloratissima divisa dell’Australia. Ma è anche un periodo di motivi geometrici. Lo conferma la maglia dell’Irlanda del Nord di quell’anno.
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