Dybala racconta il Coronavirus e come ne è uscito: “Mi mancava l’aria, momenti difficili”

Dybala parla del contagio da Coronavirus
Dybala parla del Coronavirus

Paulo Dybala ha parlato in diretta Skype sul canale YouTube della Juventus per la rubrica “ACasaConLaJuve”. L’attaccante argentino è in isolamento, come la sua fidanzata Oriana, a causa della positività al Coronavirus resa ufficiale la scorsa settimana.

Diversi i temi trattati dalla “Joya” tra un sorriso e un aneddoto per stemperare il momento difficile che sta vivendo in questi giorni. Il periodo peggiore, però, sembrerebbe ormai passato e ora ci sarà da attendere solamente che il virus lo lasci del tutto.

Dybala dalla quarantena: Coronavirus e aneddoti

Paulo Dybala ha subito parlato della sua esperienza con il Covid-19 e delle problematiche che gli ha procurato la sua positività: “Quando provavo a fare qualcosa, mi mancava l’aria subito e dopo cinque minuti mi sentivo già stanco, mi facevano male i muscoli e dovevo fermarmi. Per fortuna io e Oriana adesso stiamo meglio”.

Superato l’argomento più ostico, l’attaccante argentino ha raccontato anche delle storie provenienti dal suo passato, su tutte quella inerente al momento in cui ha scoperto che la Juventus era interessata ad acquistarlo: “Me lo ricordo come se fosse ieri, ero a casa mia a Palermo. C’erano molte squadre che mi volevano ma io aspettavo perchè sapevo che sarebbe potuta arrivare quella chiamata. Dopo pranzo suona il telefono del mio procuratore e dopo un’ora parlai con Paratici. Sono andato da mia mamma e l’ho abbracciata, ero felicissimo”.

La gioia di Dybala dopo il gol contro l'Inter
La gioia di Dybala dopo il gol contro l’Inter

Dybala ha svelato anche il momento più bello vissuto con la Juventus in questi 5 anni: “E’ stato l’ultimo gol che ho segnato, quello contro l’Inter. Mi è dispiaciuto non festeggiarlo con i tifosi, ma ci sono riuscito con i compagni ed è stata un’emozione unica”.

Infine l’argentino ha voluto dare un consiglio per tutti i bambini: “Per me il calcio è divertimento e il consiglio che do a tutti è proprio di divertirsi. Se vuoi diventare un giocatore professionista lo devi vedere più avanti, ma quando sei giovanissimo devi goderti il gioco con i tuoi amici e poi più in là penserai alle cose più importanti”.

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