Nel Valencia cresce il numero dei casi di Coronavirus che raggiunge 25 positività totali. La notizia, riportata da Marca, suona come rimprovero nei confronti del calcio europeo che ha sospeso troppo tardi le competizioni, nello specifico la Champions League. Gli spagnoli infatti si sarebbero esposti ai contagi nel doppio confronto con l’Atalanta, soprattutto nella gara d’andata di San Siro considerando il ritorno giocato a porte chiuse. Non sarebbe un caso che Bergamo è una delle città italiane più colpite da questa epidemia.
Valencia, crescono i casi di Coronavirus: il bilancio
Secondo molti esperti la sfida tra Atalanta e Valencia, disputata il 19 febbraio, sarebbe stata una vera “bomba biologica” per la diffusione del virus. Il calcio ha sottovalutato il problema e ormai non si può tornare indietro, ma gli effetti continuano a fare riflettere. Per il momento la Dea ha stato riscontrato un solo caso di positività (quello di Sportiello, soggetto asintomatico), a differenza degli spagnoli che avrebbero dieci giocatori contagiati tra cui Mangala, Garay e Gaya. Gli altri nomi, per questione di privacy, sono stati tenuti nascosti come gli altri quindici dipendenti malati. Una brutto colpo per i Pipistrelli che stanno subendo le possibili conseguenze della discussa partita di Champions League.
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