La Juventus è stata una delle squadre più colpite dal Coronavirus. Il primo giocatore in Serie A a risultare positivo al Covid-19 è stato proprio il difensore bianconero Daniele Rugani. Dopo di lui, altri due casi: Blaise Matuidi e Paulo Dybala. Al momento, i tre sono gli unici calciatori rimasti in quarantena. I loro compagni, infatti, proprio ieri, hanno terminato il periodo di isolamento volontario domestico, ordinato dalla stessa società bianconera a seguito della notizia della positività di Rugani. Come già fatto nei giorni scorsi dai vari Higuain, Ronaldo, Douglas Costa, Khedira e Pjanic, dunque, i giocatori della Juve, ora, potranno raggiungere le loro famiglie (molte delle quali partite poco prima che le misure di sicurezza entrassero in vigore).
Tra questi, però, non ci sarà il portiere della Juventus, Wojciech Szczesny. L’ex giocatore della Roma, infatti, non raggiungerà la sua famiglia in Polonia, ma rimarrà a Torino, dove sta continuando ad allenarsi con costanza per farsi trovare pronto nel caso in cui il campionato dovesse ripartire. A rivelarlo è stato lui stesso che, ai microfoni di Sky Sport, ha detto: “Sono da solo perché la mia famiglia è tornata in Polonia. Non è un periodo semplice. Dormo molto, ma mi alleno ogni giorno per farmi trovare pronto alla ripresa del campionato”.
Poi, Szczesny ha proseguito parlando dei compagni risultati positivi al Covid-19: “Li ho sentiti subito dopo che abbiamo avuto la notizia. Dispiace, ma tutti stanno abbastanza bene e non hanno sintomi gravi. Gli auguriamo di tornare presto in gruppo. Invece, per quanto riguarda il mio tampone, ero tranquillo e abbastanza sicuro di essere negativo. Poi, in ogni caso, ero chiuso in casa e non sarebbe cambiato tanto”.
Prima che il campionato venisse stoppato, all’Allianz Stadium, in un clima surreale, si è giocato il Derby d’Italia tra Juve e Inter. Sulle sensazioni vissute durante la partita, il portiere della Juve ha detto: “È stata una partita molto strana, giocare contro l’Inter a porte chiuse non è normale. Ma l’abbiamo vinta e festeggiata, ma senza i tifosi non è la stessa cosa. Nel calcio viviamo di emozioni e di momenti bellissimi, questo è il bello dello sport”.
Poi, il confronto con Alisson. Al momento, in Italia, Szczesny è il portiere con la percentuale più alta di parate. In Europa, però, c’è chi ha fatto meglio di lui: Alisson Becker. Sull’argomento il portiere bianconero ha detto: “La percentuale delle parate è una statistica che non m’interessa tanto. Una delle cose che deve fare il portiere è parare, ma è solo uno dei tanti aspetti. È sempre bello stare in alto nelle classifiche, ma il lavoro di un portiere si giudica in un altro modo. Alisson al momento è il più forte del mondo, ho avuto il piacere di giocare con lui alla Roma, era giovane ma si è visto subito che sarebbe diventato uno dei migliori”.
Infine un messaggio ai tifosi: “Vorrei soltanto dire che bisogna rispettare le regole perché più le rispettiamo, più presto potremo vederci sul campo. Il nostro sacrificio, in questo momento, può salvare le vite delle persone più fragili. Rimaniamo tutti a casa, ci vediamo presto”.
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