Serie A, taglio degli stipendi: il chiarimento dell’avvocato Grassani

Serie A, taglio degli stipendi: il chiarimento dell'avvocato Grassani
Serie A, taglio degli stipendi: il chiarimento dell’avvocato Grassani

Le squadre di Serie A stanno pensando di chiedere un sacrificio economico ai propri giocatori, per salvaguardare il calcio italiano. La riduzione degli stipendi, in questo periodo dove il campionato è fermo, è un tema molto discusso nelle ultime riunioni di Lega Calcio. La soluzione deve essere univoca per ogni squadra e può essere già adottata come ha spiegato l’avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo che precisa: “In linea di principio i club possono già affrontare il taglio degli ingaggi dal momento che è stata sospesa ogni attività sul campo (compresi gli allenamenti)”. 

L’avvocato Grassani: “I calciatori devono capire la situazione”

L'avvocato Grassani: "I calciatori devono capire la situazione"
Serie A, Juventus-Inter (Getty Images)

La soluzione però non è così semplice, perché i contratti dei calciatori sono un tema delicato e si basa sulla negoziazione con i singoli giocatori. L’avvocato Grassani spera in un generale presa di coscienza di questo momento: “Siamo in un periodo d’emergenza in cui non si sta lavorando, parliamo di impossibilità di prestazione. La decurtazione dello stipendio è un tema centrale, abbiamo già richieste da tantissime società di Serie B e C in grande difficoltà”.

Ci sono almeno un paio di strade percorribili per affrontare questa situazione: “Il dibattito comprende le mensilità, il periodo di inattività, quindi preparazione, ritiri e disputa di gare. Ci sono due scuole di pensiero: un club può basarsi sulla data di sospensione degli allenamenti e accordarsi su una percentuale di decurtazione, col rischio che la stagione possa non finire. L’alternativa è aspettare la fine di questo periodo, avere la certezza di riprendere e concludere il campionato”, ha concluso Mattia Grassani.

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