I calciatori potrebbero finire in cassa integrazione, questo è trapelato dall’edizione odierna del Corriere della Sera. La FIGC starebbe valutando quest’ipotesi a causa del Coronavirus e della sua espansione all’interno del nostro paese, che ha portato alla sospensione obbligatoria dei campionati.
Il taglio degli stipendi per i giocatori è uno dei temi più caldi in questi giorni ed è stato ampiamente discusso anche nella videoconferenza di due giorni fa, che ha coinvolto le 20 società di Serie A. In merito alla decisione da prendere non sono mancate le liti, che hanno coinvolto in prima linea Claudio Lotito e Giuseppe Marotta.
Giocatori in cassa integrazione: l’idea della FIGC
Non solo i dirigenti, ma anche i calciatori hanno espresso un malcontento. Il portavoce è stato Alberto Paleari, portiere di Serie B in forza al Cittadella, che ha dichiarato: “Non siamo tutti come Cristiano Ronaldo in Serie A, che se gli tolgono due mesi di stipendio non va di certo in difficoltà, se lo fanno con noi è un problema perchè ci viene a bussare il padrone di casa a reclamare l’affitto. Credo che serviranno due pesi e due misure”.
Proprio per venire incontro ad una fascia specifica di giocatori e tutelare il mondo del calcio, domani la FIGC incontrerà il Governo e richiederà la cassa integrazione per i calciatori, la cui maggioranza milita in Serie B e C, che hanno un reddito non superiore ai 50mila euro. Nei prossimi giorni arriveranno maggiori novità e probabilmente una decisione ufficiale in merito all’argomento.
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