Il calcio italiano è fermo come tanti settori economici del nostro paese e sta attraversando un periodo di crisi con l’emergenza Coronavirus. La ripresa, in questo caso dei campionati nazionali, sarà condizionata dall’evoluzione e dagli sviluppi di questa epidemia. In queste settimane il mondo del pallone, come spiegato da Gabriele Gravina in esclusiva a Sky Sport, ha lasciato da parte gli interessi personali e si è unito per un unico scopo: aiutare a vincere questa battaglia.
Un segnale di solidarietà e compattezza su tutti i livelli, grazie alle iniziative dei singoli calciatori, società e anche della stessa federazione che ha messo a disposizione il centro tecnico di Coverciano, trasformato e allestito come un ospedale.
Un grande gesto, messo in evidenza dal presidente della FIGC, che certifica il pieno supporto del calcio italiano in questo delicato momento storico. La campagna di sensibilizzazione, promossa dalle autorità politiche di Firenze, ha consentito che Coverciano diventi un punto di raccolta per i vigili del fuoco, medici, infermieri ma anche pazienti perché nella palestra saranno allestiti 20 o 30 posti per la terapia intensiva. Un lato positivo di questo sport, che Gravina valorizza e difende di fronte alle solite polemiche.
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