Il 2020 del Torino, finora, è stato da dimenticare. Se escludiamo le vittorie ottenute contro Roma, Genoa (Coppa Italia) e Bologna, il ruolino di marcia dei granata nei primi due mesi del nuovo anno è stato impietoso. Dopo la debacle vissuta sul campo del Sassuolo, Belotti e compagni non si sono più ripresi, collezionando ben 7 sconfitte consecutive. Tra queste, il ko subito al ‘Via del Mare’ è stato fatale per la permanenza di Walter Mazzarri. Il tecnico toscano, infatti, è stato esonerato dal presidente Cairo, che al suo posto ha chiamato l’ex allenatore della Primavera, Moreno Longo. Il suo arrivo, però, non ha generato i frutti sperati. Tre delle sette sconfitte consecutive, infatti, tre sono arrivate sotto la sua guida tecnica.
Milan, Bonaventura in partenza: un altro club si aggiunge alla lista delle pretendenti
Vista la piega negativa presa dalla stagione in corso, dunque, la dirigenza del Torino ha iniziato già a pianificare la prossima. Uno dei primi nomi presenti sul taccuino del direttore sportivo, Massimo Bava, è quello di Giacomo Bonaventura. L’esterno rossonero, nonostante la non più giovane età, potrebbe essere il profilo ideale dal quale ripartire. Il Torino, infatti, è alla ricerca di un giocatore esperto, carismatico, che sappia farsi carico del centrocampo granata nei momenti difficili. Bonaventura, poi, potrebbe rappresentare un vero jolly per il Toro. L’ex Atalanta, infatti, è un calciatore versatile, tecnico, dotato di buon tiro e altrettanto fiuto del gol; bravo ad inserirsi e a dribblare gli avversari, insomma, un giocatore che in rosa non deve mai mancare. Le condizioni per straparlo al Milan ci sono tutte. Bonaventura, infatti, ha il contratto in scadenza a giugno. Lui vorrebbe rinnovare, ma Gazidis non sembrerebbe convinto. L’ad del Milan ha in mente un progetto incentrato sui giovani, e Bonaventura, che il prossimo 22 agosto compirà 31 anni, non sembrerebbe in linea con i suoi standard. Il Torino, dunque, rimane alle porte in attesa di sviluppi, ma dovrà fare attenzione, perché la concorrenza è alta. Oltre ai granata, infatti anche Roma, Lazio e Napoli sono sulle sue tracce.
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