Coronavirus, possibili misure d’emergenza fino al 31 luglio: le conseguenze per la Serie A

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Coronavirus, la proroga dell’emergenza fino a luglio ?

Non è certo il momento per parlare di Calcio e di Serie A. Ben altre, giustamente, sono le priorità di una Nazione in lotta contro un nemico subdolo e pericolosissimo, il Coronavirus, la cui diffusione sta minando la resistenza di un Paese che, in poco più di un mese, si è ritrovato a fronteggiare un’emergenza sanitaria, economica e sociale imprevista e imprevedibile.

Una battaglia che, purtroppo, non sappiamo quando finirà. Le notizie rassicuranti che arrivano dalla Cina dove i contagi ormai sono sotto controllo, contrastano con la situazione attuale in Europa e negli Usa dove il numero di morti e malati aumenta in maniera esponenziale giorno dopo giorno.

A riguardo, il governo, dopo le ultime misure annunciate dal premier Conte sulla chiusura delle attività produttive non essenziale, si appresta già da oggi a emanare un DL che, di fatto, certificherà il prolungamento dell’emergenza almeno fino all’estate.

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Coronavirus, restrizioni fino al 31 luglio: la bozza del decreto

Come riportano l’AdnKronos e i siti di Repubblica e Corriere della Sera, nella bozza del Decreto Legge in approvazione si prevede la possibilità di adottare misure di contenimento su specifiche parti del territorio nazionale o per la totalità di esso con una durata non superiore a 30 giorni e comunque reiterabili e modificabili anche più volte fino al 31 luglio.  Va precisato che la misura in questione consiste essenzialmente in una conferma dello stato di emergenza nazionale sancito a gennaio con la diffusione del Coronavirus e che ha durata, appunto, di sei mesi. Al momento, restano in vigore le restrizioni fino al 4 aprile.

Inevitabilmente, con le possibili proroghe qualora lo scenario peggiore dovesse concretizzarsi (speriamo di no ovviamente), si assottiglierebbero ulteriormente le possibilità di riprendere e concludere il campionato di Serie A in estate come auspicato da alcuni dirigenti federali e qualche presidente.

Lo ripetiamo, non è un problema prioritario al momento ma l’impressione che, a breve verosimilmente, diventerà certezza è che di questa stagione di Serie A resterà solo il ricordo, come ha ribadito oggi stesso il d.s. dell’Udinese, Marino e, ieri, il presidente del Brescia, Cellino. Pianificare la prossima sarà altrettanto un’impresa. In fondo però sarà anche questa una sfida da vincere …

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