Tamponi per il Coronavirus a “vip” e calciatori, ma non per le persone comuni. La denuncia arriva da un medico, Nicola Mumoli, primario di Medicina all’ospedale di Magenta. Al Corriere della Sera edizione Milano, il dottore punta il dito sulla difficoltà di ottenere tamponi per le persone comuni, mentre questi vengono fatti ripetutamente a personaggi di rilievi. Una denuncia di discriminazione e disparità di trattamento. Il caso riportato da Mumoli riguarda una dottoressa del suo staff, che contagiata dal Covid-19 non ha potuto avere il tampone.
Eppure questo viene fatto con continuità a politici, vip e calciatori: anche senza sintomi e a scopo cautelativo. “Vedo grande solidarietà nei confronti del personale medico impegnato nella lotta contro il Coronavirus – racconta il primario – eppure questi slogan e questi striscioni non trovano applicazione quando si deve scegliere tra un medico e un calciatore. Ci sentiamo condannati a sparire sotto quella mascherina che ogni giorno indossiamo con fierezza, facendo un lavoro che nonostante queste difficoltà continuiamo a considerare un privilegio”.
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