Da Ibrahimovic a Ibrahimovic. L’ultimo decennio del Milan in Serie A inizia e finisce nel segno dello svedese, che con i suoi gol ha messo la firma sullo scudetto 2011, l’ultimo prima del dominio della Juventus. Da allora, si sono alternati allenatori, dirigenti, presidenti, ma l’obiettivo di tornare a lottare per lo scudetto sembra ancora lontano. Il nostro viaggio nella memoria, nei ricordi di cinque partite significative del decennio rossonero, non può che partire dalla stagione dell’ultimo scudetto. Un trionfo anticipato in un derby dominato contro l’Inter.
La festa per il tricolore alla fine della stagione 2010-11 comincia già ad aprile. La matematica non c’è ancora, ma il 3-0 all’Inter certifica una superiorità che disarma gli avversari. Bastano 43″ per sbloccare la partita, alla fine di una trama Gattuso-Robinho parzialmente interrotta dall’uscita di Julio Cesar. Il Milan brasiliano si infiamma con Pato, l’autore del gol, che poi completerà la sua doppietta. Segna anche Cassano e il Milan volerà verso lo scudetto.
Nella stagione successiva, il Milan campione d’Italia va sotto di tre gol nel primo tempo a Lecce. Allegri, incredulo di fronte alla contro-prestazione, inserisce Boateng per Robinho. Il ghanese cambia completamente la partita. Boateng accorcia con un gran tiro sotto la traversa, poi al 10′ del secondo tempo accorcia ancora: notevole il suo esterno destro che rigenera il Milan. Al 20′, arriva anche il 3-3, e non è finita. I rossoneri ci credono, Cassano da snistra dipinge per la testa di Yepes che di testa fa 4-3.
Il Milan di Sinisa Mihajlovic prende quella che Adriano Galliani ha definito, alla vigilia del derby del gennaio 2016, l’ascensore per l’alta classifica. E’ il derby di Donnarumma, il più giovane debuttante nella storia della sfida. E’ il derby di Alex, Bacca e Niang, che firmano il 3-0. La stagione, però, non decolla. Mihajlovic verrà esonerato, sostituito da Brocchi nelle ultime partite, e i rossoneri chiuderanno il campionato al settimo posto.
Locatelli e Donnarumma, 35 anni in due. Anche presi insieme, sono più giovani di Buffon. Sono loro a firmare la prima vittoria del Milan contro la Juventus a quasi quattro anni dall’ultima volta, dopo 9 sconfitte consecutive tra campionato e Coppa Italia. Locatelli decide la sfida, la Juve assalta la porta rossonera nel finale ma Donnarumma frustra l’ultimo gran tiro di Khedira da 30 metri. Il Milan per una sera è a due punti dalla testa della classifica.
Non esiste un modo solo per vincere. Ci sono i successi eleganti, scintillanti, nelle serate di gala. E le partite in cui si suda, si lotta, e si colpisce magari con un po’ di fortuna. Vittorie di carattere, che dimostrano attaccamento e restano nella memoria dei tifosi. Vittorie come l’1-0 del Milan a Bologna a febbraio del 2017. In nove per l’espulsione di Kucka e Paletta, con Bacca diventato ormai una zavorra nel gioco di Montella, al minuto 89 il Milan passa al Dall’Ara. Pasalic concretizza l’ottima giocata di Deulofeu e firma un successo comunque memorabile.
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