Coronavirus, ESCLUSIVO Magrin: “A Bergamo come in guerra. Ho perso tre amici in pochi giorni. Stop ai campionati”

Marino Magrin
Marino Magrin

Il Coronaviurus continua a fare vittime, soprattutto in Lombardia. Bergamo una delle città più colpite dal Covid-19. Di questo, della ripresa degli allenamenti, dei campionati e del possibile taglio agli stipendi dei calciatori, ha parlato in ESCLUSIVA a CalcioToday.it Marino Magrin, ex centrocampista e capitano dell’Atalanta, che ha indossato anche la maglia della Juventus nel biennio dal 1987 al 1989

Come vive questa situazione un abitante di Bergamo?

“Con tanta amarezza e tristezza. Io abito a Torre Boldone, un paese attaccato a Bergamo, il primo della Val Seriana. Vediamo in continuazione le ambulanze che vengono a prendere le persone colpite dal Coronarus. In molti casi purtroppo non tornano più. Stiamo vivendo un dramma”.

Ha parenti o amici colpiti dal Coronivirus? 

“Nel giro di una settimana sono morti tre amici: avevano 52, 54, e 67 anni, peraltro stavano bene, non avevano malattie pregresse. Evidentemente questo virus è molto aggressivo. In quindici giorni nel mio paese sono decedute 50 persone. In giro non si vede un’anima. Sembra di essere in guerra. Viviamo alla giornata”.

C’è una cosa che la fa sperare?

“L’unica speranza è che la cosa finisca il prima possibile in modo da tornare ad una vita normale, o quasi. Non abbiamo armi per combattere il Coronavirus, se non restare dentro casa, rispettando le imposizioni del Governo”.

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Coronavirus, ESCLUSIVO Magrin su allenamenti, campionati e taglio agli stipendi dei calciatori

Claudio Lotito (Getty Images)
Claudio Lotito (Getty Images)

Da ex calciatore cosa ne pensa di quei club come Lazio e Napoli che vogliono riprendere gli allenamenti la prossima settimana?

“Non si può. E’ assurdo”.

Se dipendesse da lei, annullerebbe il campionato?

“Se l’emergenza finisse nel giro di due settimane, si potrebbe riprendere a maggio e magari adotterei una formula particolare per assegnare lo scudetto. Ma siccome gli scienziati dicono che l’emergenza sarà lunga e imprevedibile, fermerei tutto qui e appuntamento al prossimo anno”.

Un altro elemento di discussione in questi giorni è l’ipotesi del taglio degli stipendi per i calciatori. Cosa ne pensa?

“Credo sia naturale per un calciatore ridursi lo stipendio per contribuire alle inevitabili perdite che questa emergenza causerà per i club e in generale per tutto il movimento. Ovviamente il taglio dovrebbe avvenire in proporzione ai guadagni”.

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