La finale di Coppa Italia potrebbe slittare tra agosto e settembre. E’ una delle ipotesi per il futuro incerto del calendario alla ripresa dopo il contagio da coronavirus. Secondo quanto riferisce Repubblica, ci sarebbe dunque la possibilità di completare la coppa nazionale di questa stagione formalmente nel corso della prossima. Resterebbe con ogni probabilità la Coppa Italia 2019-20, come Euro 2020 manterrà il suo nome anche se disputato nell’estate 2021. In Italia, comunque, non sarebbe la prima volta che la finale della coppa nazionale venga programmata dopo l’estate, nel corso della stagione seguente.
Il precedente della Coppa Italia 1963-64
Era già accaduto, infatti, nell’edizione 1963-64, vinta dalla Roma. Nel corso di quella campagna, sulla panchina giallorossa si alternano ben quattro allenatori. La prima partita si gioca il 2 settembre 1963, 2-0 a Potenza con Alfredo Foni in panchina. Per il secondo turno, contro il Napoli, c’è già Naim Krieziu, che della Roma è stato anche attaccante: finisce 5-0. Per il terzo, 2-0 sul campo del Foggia allora capolista in Serie B, c’è Luis Mirò, arrivato in un momento difficile per la società.
Milan, Inter, Juve e Atalanta entrano nella competizione dai quarti di finale. Proprio i bergamaschi cedono contro la Roma. Siamo al 3 giugno, Mirò è già stato mandato via, in panchina c’è di nuovo Krieziu, che resterà anche per la semifinale vinta ai rigori contro la Fiorentina.
Lo spareggio scudetto dell’Olimpico tra Bologna e Inter dell’estate 1964 fa slittare la finale di Coppa Italia all’inizio della stagione successiva. La Roma si è affidata a Juan Carlos Lorenzo, in panchina per la sfida decisiva contro il Torino il 6 settembre. Ma 120 minuti non bastano a decretare un vincitore. Lo 0-0 non si sblocca, allora la UEFA assegna d’ufficio le italiane nelle coppe europee: il Torino, meglio classificato in campionato, in Coppa delle Coppe, la Roma in Coppa delle Fiere. Lo spareggio si gioca a Torino, il primo novembre. La Roma vince 1-0, gol di Nicolè a cinque minuti dalla fine. E può finalmente festeggiare.
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