Che Giorgio Chiellini fosse un ex tifoso del Milan non è certo un mistero. A confessarlo, d’altronde, è stato lui stesso in un’intervista rilasciata durante l’evento ‘Junior Reporter’, organizzato qualche mese fa all’Allianz Stadium: “Da piccolo ero tifoso del Milan purtroppo, poi sono migliorato e diventato più intelligente. Il mio giocatore preferito era Maldini”.
Chiellini e quell’amore mai sbocciato con il Milan
Nel marzo del 2000, Chiellini venne convocato dal Milan per disputare il Torneo di Arco, il massimo per la categoria allievi. Un vero e proprio provino che gli avrebbe potuto aprire le porte per una gloriosa carriera in rossonero. Le cose, però, non andarono per il verso giusto. Poco impiegato durante tutto l’arco del torneo, il giovane difensore livornese venne schierato tra i titolari in occasione della partita più importante: la finale contro l’Inter. A volerlo a tutti i costi fu Davide Ballardini, allora allenatore degli Allievi che, qualche mese prima, ne rimase colpito vedendolo in azione con le nazionali giovanili. In quella finale Chiellini giocò come esterno di centrocampo nel 3-5-2. Un ruolo, questo, ricoperto anche nei suoi primi anni nel calcio professionistico con Livorno e Fiorentina. Il cambio tattico avvenne nella Juve, dove, Chiellini iniziò a giocare nel 2005, dopo aver trascorso un anno in prestito ai viola.
In quella finale del Torneo di Arco, Chiellini giocò una buona patita, impressionando anche l’allora suo compagno di squadra, Paolo Sammarco: “Ricordo Giorgio, arrivò in punta di piedi, quasi timido, educato com’è ora. Era grande e grosso, aveva una forza sovrumana e noi eravamo convinti che il Milan lo avrebbe acquistato“. Questo, però, non bastò a convincere la dirigenza rossonera a trattenerlo. Dopo quel torneo, infatti, Chiellini proseguì la sua carriera al Livorno, per poi passare, nel 2004, alla Juventus.
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