In Italia se ne discute da giorni, in altri paesi come Francia, Germania o Svizzera, invece, si è già passati all’azione. Di cosa stiamo parlando? Del taglio degli stipendi dei calciatori. In Ligue 1, per esempio, Lione, Bordeaux e Amiens hanno annunciato la disoccupazione parziale per tutti i loro dipendenti, facendo sì che percepiscano solo il 70% del loro stipendio. Ancora più dura, invece, la linea adottata in Svizzera, dove il presidente del Sion, Christian Constantin, ha deciso di licenziare ben nove giocatori, tra i quali anche l’ex Roma, Seydou Doumbia, e l’ex Palermo, Pajtim Kasami.
Stando a quanto riferito dal quotidiano Blick, l’intento dell’imprenditore svizzero in origine era un altro: far firmare ai propri calciatori un contratto ad ingaggio ridotto. Solo in seguito al loro rifiuto, il presidente del Sion avrebbe deciso di ricorrere al licenziamento.
Bundensliga, i giocatori del M’Gladbach si tagliano lo stipendio
Anche in Germania gli effetti dello stop delle competizioni si fa sentire. Per questo motivo, i giocatori del Borussia M’Gladbach hanno deciso di compiere un gesto davvero lodevole: tagliarsi parte dell’ingaggio. Grazie a questa iniziativa il club tedesco dovrebbe risparmiare circa un milione di euro al mese. Orgoglioso il ds del M’Gladbach, Max Eberl, che ha commentato così l’episodio: “La squadra ha offerto parte dei propri ingaggi per venire incontro alle esigenze del club e dei suoi dipendenti. Sono molto orgoglioso dei nostri giocatori, il loro è un messaggio forte, vogliono dare qualcosa al Borussia e ai tifosi sempre e comunque”. Una decisione, questa, che molto probabilmente nei prossimi giorni avrà seguito anche in altri club della massima serie tedesca.
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