Nei giorni dell’emergenza Coronavirus, i flash mob musicali nel tardo pomeriggio sono un appuntamento fisso in tutta Italia. Un segnale di resistenza e resilienza contro le avversità, specialmente in questo periodo particolare di sofferenza e reclusione forzata. Arginare il COVID-19 si può, ma serve l’impegno di tutti che trascorrono le giornate in casa aspettando il tardo pomeriggio per dar sfogo al proprio estro.
Flash mob ad alta tensione, tifoso laziale perde le staffe durante “Grazie Roma”
Affacciarsi al balcone per cantare, tutti insieme, una canzone: è successo con l’Inno d’Italia, con “Azzurro” di Celentano e “Il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano. Evidentemente non bastava ancora a Colli Aniene, noto quartiere della Capitale: strade deserte, condomini affacciati e “Grazie Roma” a palla. La canzone di Venditti, che accompagna le gesta giallorosse in campionato e coppa da sempre, non ha incontrato il gradimento di un tifoso laziale che non si è risparmiato nel manifestare animatamente il proprio disappunto. “Dimmi cos’è che me fa campa’ ‘sta vita così piena de problemi e che me dà coraggio, si tu nun me vòi bene?!”, proprio a questo punto del canto giallorosso per antonomasia l’inquilino non è riuscito a trattenere la rabbia. Sconsolato e visibilmente provato, ha cercato di tornare a casa. Una musica può fare – cantava Gazzè – arrabbiare, in tal caso, è il termine più consono.
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