Il calcio si è fermato in quasi tutta Europa, a parte qualche piccola eccezione come la Turchia che continua a giocare nonostante la pandemia sanitaria. Nello stato, che ospiterà la prossima finale di Champions League (probabilmente il 27 giugno a Istanbul), il campionato va avanti senza alcun limite. Le partite si giocano regolarmente a porte aperte, un lontano ricordo per la nostra Serie A. La decisione, nonostante i pochi casi di Coronovirus, sta facendo discutere come la giustificazione del presidente del Trabzonspor, prima in classifica insieme alla squadra della capitale.
Il motivo del rifiuto a sospendere il campionato, sarebbe di origine familiare. Secondo Ahmet Agoglu se il calcio si fermasse, aumenterebbe il numero dei divorzi tali da non trovare abbastanza giudici. Il pallone sarebbe il migliore metodo per liberarsi dello stress quotidiano e non creare litigi in casa. Una scusa inadeguata di fronte a questo tipo di emergenza, che sta coinvolgendo tutto il mondo. Più probabile che, dietro a queste dichiarazioni, ci siano interessi di classifica: non a caso il Trabzonspor è in testa al campionato e sicuramente sarebbe un danno fermare la sua cavalcata.
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