Il calcio italiano si è fermato fino al 3 aprile per l’emergenza coronavirus. Non è l’unica volta che la Serie A è stata interrotta nella sua storia. La sospensione più lunga risale alla Prima guerra mondiale, all’unico campionato mai concluso in Italia.
La prima sospensione forzata è datata 23 maggio 1915, mentre il Piave mormorava calmo e placido al passaggio dei primi fanti. Il campionato di Prima categoria si articolava in due gironi, Nord e Centro-Sud. La Serie A a girone unico sarebbe arrivata solo nel 1929. Al momento dello stop, manca una sola giornata alla conclusione del girone Nord, il più competitivo, che vede in testa il Genoa a cui verrà assegnato lo scudetto d’ufficio anni dopo. La Lazio, allora in testa alla divisione di Centro-Sud lo vive come un affronto e reclama quel titolo a gran voce.
Tra la fine di agosto e l’inizio di ottobre del 1973, all’inizio della stagione che si sarebbe conclusa con il primo scudetto della Lazio, il Sud Italia attraversa una grave crisi sanitaria: un’epidemia di colera provoca 24 vittime. Il campionato, allora a sedici squadre, inizia il 7 ottobre. E questo permette che si svolga senza interruzioni o rinvii.
La prima sospensione del campionato di Serie A risale al 6 febbraio 1995. Simone Barbaglia, un tifoso del Genoa, accoltella a morte Vincenzo “Claudio” Spagnolo, sostenitore del Milan, fuori da Marassi prima della partita fra le due squadre. La settimana dopo, la serie A si ferma.
E’ un altro fatto di sangue a far temporaneamente fermare la giostra del pallone. Il 2 febbraio 2007, a margine del derby Catania-Palermo, muore l’ispettore di polizia Filippo Raciti. Il calcio italiano si blocca per due settimane e cambia volto. Conoscerà la tessera del tifoso, i biglietti nominali, i tornelli allo stadio. Conoscerà anche la commissione di vigilanza che determina le misure preventive per gli scontri a rischio, come il divieto di seguire la squadra in trasferta.
La sospensione non fu univoca, invece, dopo l’uccisione del tifoso della Lazio Gabriele Sandri. Vengono rinviate Inter-Cagliari e Roma-Lazio, Atalanta-Milan è solo sospesa.
La Serie A si è fermata anche in momenti di lutto che hanno commosso tutti. Sabato 2 aprile 2005, alle 21.37, muore Papa Giovanni Paolo II. Il giorno successivo, dal calendario spariscono tutti gli eventi sportivi in programma, comprese le sfide Fiorentina-Juventus, Milan-Brescia, Bologna-Inter, Lazio-Livorno, potenzialmente decisive per la lotta scudetto e gli equilibri della zona salvezza.
Il 14 aprile 2012, al 20′ del primo tempo di Pescara-Livorno, gara di serie B, Piermario Morosini si accascia a terra, colpito da un violento attacco di cuore: morirà in ospedale. Meno di un quarto d’ora dopo l’annuncio, la FIGC ha annunciato la sospensione di tutte le partite in programma nel weekend, Serie A e Lega Pro incluse, in segno di lutto.
Saranno rinviate anche le tutte sette partite non disputate della 27.a giornata di serie A, compreso il derby Milan-Inter al momento dell’annuncio della morte del capitano della Fiorentina, Davide Astori, il 4 marzo 2018.
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