Ronaldinho è ancora in carcere, nel Paraguay. La polizia ha arrestato l’ex attaccante di Milan e Barcellona per il possesso di un passaporto falso, per poi liberato e fermarlo nuovamente con l’accusa di riciclaggio di denaro.
Il fantasista brasiliano era volato, in compagnia del fratello e agente Roberto de Assis, nel paese sud americano per presentare il suo libro “Genius of Life” e partecipare ad iniziative benefiche. Una volta arrivati nel loro appartamento del Resort Yacht&Golf Club Paraguayano di Asuncion, hanno ricevuto una perquisizione da parte delle forze dell’ordine.
La polizia ha liberato i due fratelli, per poi arrestarli nuovamente 48 ore più tardi. Ronaldinho è dunque ancora dietro alle sbarre, ma può giocare a calcio. All’interno del carcere è stato organizzato un torneo di calcetto, chiamato il “Quadrilatero” e possono partecipare poliziotti e carcerati che hanno compiuto almeno 35 anni.
Ronaldinho è il più richiesto ma, per mantenere un parziale equilibrio, gli altri “giocatori” hanno deciso di applicare una regola speciale per il brasiliano: non può segnare. Un passatempo momentaneo per l’ex calciatore, in attesa di ulteriori sviluppi in merito alla sua possibile scarcerazione.
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