Sky e il possibile rimborso per il blocco del calcio: nessun obbligo per l’emittente

Sky e il possibile rimborso per il blocco del Calcio: nessun obbligo per l’emittente
Sky e il possibile rimborso per il blocco del Calcio: nessun obbligo per l’emittente

L’allarme generato dalla diffusione del Coronavirus ha avuto importanti conseguenze anche nel mondo dello sport. Dopo una serie di provvedimenti limitati alle zone rosse (vedi Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna), in seguito, con l’aumentare dei contagi, il governo italiano ha deciso di estendere le misure di sicurezza su tutto il territorio nazionale, generando lo stop di tutte le attività sportive fino al 3 aprile.

Serie A, Serie B e tutte le altre categorie inferiori, dunque, saranno ferme almeno per altri 21 giorni. La stessa decisione è stata adottata anche in Spagna e, parzialmente, a livello europeo, dove la Uefa ha deciso di rinviare solo alcune delle sfide in programma nei prossimi giorni.

Sky, ipotesi rimborsi ai propri abbonati

Nel caso in cui il numero dei contagi non accennasse a ridursi, non è escluso che le federazioni di tutta Europa, Italia compresa, decidano di sospendere definitivamente tutte le competizioni calcistiche nazionali e non. Un’ipotesi, questa, che in Italia potrebbe lasciare spazio al tema dei rimborsi. La questione riguarderebbe soprattutto Sky, ma anche tutte quelle società di tlc che, oltre ai servizi internet, offrono anche contenuti televisivi tra i quali il calcio.

Per i consumatori, però, non sembrerebbero esserci buone notizie. Stando alla normativa vigente, infatti, vista la situazione d’emergenza, Sky non sarebbe tenuta a compiere alcun rimborso. L’articolo 1256 del codice civile, al primo comma recita: “L’obbligazione si estingue quando, per una causa non imputabile al debitore (Sky in questo caso), la prestazione diventa impossibile”.

Stando alla Carta dei Servizi di Sky, poi, l’emittente satellitare sarebbe tenuta a rimborsare i propri abbonati solo nel caso in cui la mancata visione di un evento, o di un canale, sia diretta responsabilità della stessa. Non è certo questo il caso.

Ancora più complicato, poi, sarà ottenere un rimborso da Dazn. Il servizio streaming di Perform, infatti, come Now Tv, permette ai propri clienti di interrompere l’abbonamento in qualsiasi momento, liberandosi così dal vincolo.

Monica Valente: “Ci auguriamo che non ci siano disdette”

Monica Valente, giurista e consulente di Altroconsumo, spiega: “Noi non ci auguriamo certo che le nostre televisioni siano investite da una pioggia di disdetta dei contratti. Certo, uno sportivo ha tutto il diritto di lasciare le pay-tv se non è più soddisfatto di quello che vede. Oltre a Dazn, anche Now Tv riconosce una uscita facilitata entro 24 ore dalla scadenza del periodo di visione”.

Vista l’emergenza, però, non è escluso che Sky possa decidere di offrire ai propri clienti delle offerte straordinarie. In merito, Monica Valente precisa: “Questa è cortesia. Non c’è un obbligo giuridico alla restituzione di parte dell’abbonamento, visto che la mancata messa in onda è effetto della pandemia”.

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