Atalanta, ESCLUSIVO Delio Rossi: “Ecco il segreto della Dea. Ilicic da Pallone d’Oro. Sulla Lazio…”

Delio Rossi (Getty Images)
Delio Rossi (Getty Images)

Con la qualificazione ai quarti di Champions League, l’Atalanta ha scritto una pagina indelebile della sua storia. Restano impressi i quattro gol di Ilicic. Di questo, ma anche di Lazio e dell’assegnazione dello scudetto, ha parlato in ESCLUSIVA a CalcioToday.it Delio Rossi, tecnico dei bergamaschi nella stagione 2004/2005, prima del quinquennio sulla panchina biancoceleste 

Rispetto all’impresa dell’Atalanta, questa l’idea di Delio Rossi: “La Dea è un vanto per il nostro calcio, anche fuori dai confini nazionali e mi fa piacere. Questa è una risposta a chi dice che le squadre italiane giocano solo in modo conservativo ed esteticamente mediocre. Il segreto innanzitutto è la società sana, un ambiente che apprezza il lavoro a prescindere dai risultati, i tifosi sono sempre vicini alla squadra. Ci sono una proprietà e una società importanti, la famiglia Percassi è stata bravissima, il patron è un ex calciatore dei nerazzurri e quindi ama questi colri. Ovviamente poi grande merito va a Gasperini. Inevitabile parlare di Ilic. Lo sloveno arrivò in Italia nel 2010, proveniente dal Palermo, allora allenato proprio dal tecnico riminese: Josip lo ha scoperto mio figlio, in quegli anni scouting dei rosanero, mandato dal ds Sabatini a seguire il Maribor, nostro avversario nei preliminari di Europa League. Nella squadra slovena militava Bacinovic, che il Palermo aveva già ingaggiato perla stagione successiva. Mio figlio Dario ci disse di aver visto un fenomeno nel Maribor, appunto IlicicWalter si fidò e lo acquistammo”.

Rossi descrive così l’attaccante dei bergamaschi: “E’ un giocatore prettamente offensivo, ha un grande sinistro e soprattutto è bravo sia negli inserimenti che come uomo assist. E’ esploso tardi perché come tutti i giocatori slavi è un po’ pigro e per rendere al massimo paradossalmente voleva allenarsi sotto ritmo durante la settimana. Altri due elementi che ne hanno ritardato la maturità sono l’eccesso di demoralizzazione nelle partite negative e la lingua italiana”.

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Atalanta e Lazio, ESCLUSIVO Delio Rossi su Ilicic, Simone Inzaghi, Coronavirus e scudetto

Josip Ilicic (Getty Images)
Josip Ilicic (Getty Images)

A 32 anni Ilicic sta vivendo la migliore stagione della sua carriera. Spiega così la sua crescita Rossi: “Lui dopo l’esperienza alla Fiorentina ha capito che per rendere ad un certo livello doveva allenarsi in modo diverso. Adesso fa la differenza anche sotto il profilo fisico. Sicuramente a Bergamo ha trovato ambiente e allenatore giusti. Io gli darei il Pallone d’Oro, ma sicuramente rubano più l’occhio i vari Messi, Ronaldo. Spesso questo premio non lo assegnao al più bravo, ma a chi ha maggiore visibilità mediatica”. L’allenatore romagnolo poi parla della Lazio, alla guida della quale ha vinto la Coppa Italia 2008/2009: “E’ una normale crescita di un percorso e devo dare atto alla società: ogni anno non vende nessuno e magari prende un elemento funzionale, tenendo ovviamente lo stesso allenatore. Simone Inzaghi l’ho avuto come giocatore, è figlio dell’ambiente biancoceleste, avevo capito che potesse diventare un bravo tecnico. Lui peraltro ha vissuto in spogliatoi importanti ed ha visto come si gestisce un gruppo. Per la corsa allo scudetto però credo che la Juventus resti favorita”.

Proprio rispetto al titolo, la Federcalcio ha fatto tre proposte: di non assegnarlo, di fermare il campionato decretando vincitrice chi è in testa ora, o di deciderlo attraverso i playoff. Netta l’idea di Rossi: “Spero finisca presto l’emergenza Coronavirus. Se il torneo riprenderà, io non cambierei le regole, altrimenti sarebbe falsato. Punterei a portarlo al termine, rinviando gli Europei. Ma quando rivedremo il mister su una panchina? “Spero presto, anche perché so fare solo l’allenatore”.

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