All’Allianz Stadium di Torino si è da poco concluso il 174esimo derby d’Italia della storia della Serie A. Ad avere la meglio è stata la Juventus che si è imposta per 2-0 grazie alle reti messe a segno da Aaron Ramsey e Paulo Dybala (entrambe nel secondo tempo). Come spesso accade nell’ultimo periodo, l’Inter è durata solo un tempo. Dopo 45′ di buon calcio, giocati alla pari contro un avversario di livello, nella ripresa, la squadra di Conte è crollata. I nerazzurri sono apparsi disorientati, scarichi, compassati, specie in seguito al gol dell’1-0, quando anziché abbozzare una reazione, hanno lasciato che gli avversari prendessero il sopravvento.
Di Canio: “Lukaku non pervenuto. Migliorerà”
All’Inter è mancato l’uomo più importante: Romelu Lukaku. Con 23 reti all’attivo, ad oggi, l’attaccante belga è il giocatore che ha segnato di più con la maglia nerazzurra in questa stagione. Finora, però, l’ex Everton è apparso decisivo soprattutto con le squadre di medio-bassa classifica. Aspetto, questo, che gli addetti ai lavori hanno fatto notare in più occasioni. Se escludiamo i quattro gol messi a segno in campionato contro Napoli e Milan, e la rete (poi risultata inutile) contro il Barcellona in Champions, nelle partite decisive, Lukaku non è mai riuscito ad imporsi.
Su questo aspetto, al termine del match, Paolo Di Canio ha detto: “Non mi stupisce veder segnare Lukaku tanto con le piccole dove la sua fisicità e il suo carattere lo portano a sentirsi dominante e superiore mentre in queste partite, migliorerà nel tempo, non pervenuto”. Parole, queste, che non sono nuove. Già qualche mese fa, infatti, dopo la doppietta messa a segno nel match vinto per 4-0 contro Genoa, Di Canio aveva affermato: “La partita con il Genoa conferma quello che ho detto: che è un panterone moscione. Non è una teoria mia, è un fatto concreto: le squadre con cui ha segnato in Inghilterra sono il Burnley, lo Stoke City ecc… Non ha avuto mai problemi a fare il forte con i deboli, che è una cosa difficilissima, sia chiaro. Il problema è con le grandi. In questo campionato ha dimostrato quello che ho detto”. Nonostante da quella partita siano trascorsi quasi tre mesi, l’opinione dell’ex attaccante della Lazio su Lukaku non sembrerebbe cambiata di una virgola.
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