Sassuolo-Brescia in programma alle 18 e 30 chiude oggi i recuperi della 26/ma giornata di Serie A. Domani è in programma un consiglio straordinario della Federcalcio che potrebbe sospendere i campionati in seguito all’allarme Coronavirus. Di questo ha parlato in ESCLUSIVA a CalcioToday.it Antonello Valentini, ex direttore generale della FIGC
Innanzitutto Valentini torna sulla giornata di ieri quando le gare della Serie A sembravano sul punto di essere sospese, salvo poi la decisione di giocare: “Il nostro calcio sta offrendo uno spettacolo poco edificante e le autorità di Governo che si occupano di sport stanno seguendo una linea incoerente e non condivisibile”. Sui diversi attori protagonisti in questa situazione di emergenza, deciso il pensiero dell’ex dirigente federale: “Il presidente dell’Assocalciatori Tommasi minaccia lo sciopero, ma non lo proclama. La Lega di A sta dando uno spettacolo indecente, anche se l’ultimo decreto governativo consente di giocare a porte chiuse. Il ministro dello Sport Spatafora invece di fare pressioni, avrebbe dovuto cambiare il decreto ed imporre lo stop. Si sta nascondendo dietro l’alibi di una malintesa autonomia dello Sport. Io sarei per il blocco perché stiamo vivendo una situazione di grande ansia e il calcio non può essere un mondo a parte”. Sulla mancata trasmissione delle gare in chiaro Valentini rilancia: “Anche in questo caso il Ministro, se avesse voluto, avrebbe dovuto modificare immediatamente la legge Melandri. Le varie emittenti televisive si erano rese disponibili”.
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Domani dunque assemblea straordinaria della Federcalcio. Valentini ha una convinzione: “Credo che il presidente Gravina si assumerà la responsabilità di fermare il campionato per un certo periodo. La speranza è di riprendere una volta superata l’emergenza. Spero che prevalga il buon senso di tutti, rispetto agli interessi di bottega”. Il blocco comporterebbe sconvolgimenti anche per quanto riguarda gli impegni internazionali. In primis gli Europei, per la prima volta itineranti e che dovrebbero scattare il prossimo 12 giugno a Roma. L’ex dg della Federcalcio ha una convinzione: “Secondo me la rassegna continentale potrebbe essere rinviata di un anno, anche perché nel 2021 non ci sono altre competizioni. Contrariamente a quanto dichiarato in maniera improvvida nei giorni scorsi il presidente del Coni Malagò, il fatto che questa sia un’edizione itinerante, comporta maggiori rischi sotto il profilo dei contagi da Coronavirus“.
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