Mezza Italia (o quasi) diventa zona rossa. Tutto chiuso per l’emergenza Coronavirus. Ma, curiosamente, il calcio italiano riparte: seppur a porte chiuse. Una soluzione che non piace all’attaccante del Brescia Mario Balotelli, che si ribella questa scelta. E potrebbe non essere l’unico calciatore a farlo.
Balotelli su Instagram è perentorio: “Amo il calcio più di voi, ma giocare vuol dire viaggiare in pullman, treno, aereo, dormire in hotel, entrare comunque in contatto con altre persone al di fuori della tua società lavorativa – scrive Mario in una “storia” – già non vedo i miei figli per questo maledetto coronavirus, perché come sapete non vivono in Lombardia e già è snervante e triste per me. Di sicuro non vorrei mai che in più mia madre, con la quale mangio quasi tutti i giorni – prosegue Balotelli su Instagram – non è una mia coetanea per quanto possa amare il calcio (al quale devo tutto), non mi va e tassativamente non voglio attaccarle niente”. Balotelli si chiede: “Per cosa? Per far divertire qualcun altro? O per non far perdere soldi? Ma dai, non scherzate! Ripigliatevi, avete rotto adesso. Non si scherza con la salute ragazzi”. Ecco perché Balotelli si schiera con Tommasi: “La penso come te al 100%. I soldi non valgono la salute. Svegliamoci”. Intanto oggi si gioca. Poi nessuno sa cosa succederà.
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