L’espansione del Coronavirus in Italia ha generato molta preoccupazione e le conseguenze ai numerosi contagi nel nostro paese hanno coinvolto anche il mondo del calcio. Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha affrontato questo tema e quello della possibile sospensione del campionato di Serie A.
Rinvii, porte chiuse e numerose polemiche: il Coronavirus ha messo in ginocchio il calcio italiano nelle ultime settimane. Il rischio di contagio anche per un calciatore è alto e le ripercussioni sarebbero estremamente complicate da affrontare.
Coronavirus, Gravina e l’ipotesi del giocatore contagiato
Gabriele Gravina si è espresso proprio in merito al possibile caso di un giocatore positivo al Coronavirus: “Non possiamo escludere la sospensione del campionato né azzardare ipotesi che ad oggi non è possibile prevedere. Il rischio è reale e adotteremo tutti i provvedimenti necessari”, ha detto ai microfoni di Dribbling.
Poi ha proseguito: “Il pericolo che la Serie A potesse fermarsi mercoledì scorso credo sia stato molto basso. Non avrei mai permesso un blocco di questo tipo. Ho puntato sull’esigenza dell’interesse generale del calcio italiano, dei nostri tifosi e di quello economico per molte società. L’evento a porte chiuse è sicuramente monco, ma i presidenti che discutono dei propri interessi è un grave errore perchè danneggia l’immagine del calcio italiano e la loro. La tutela del proprio orticello è la lenta morte del nostro sistema sportivo“.
Infine Gravina ha criticato le parole di Steven Zhang, dopo il suo duro attacco nei confronti del presidente della Lega di Serie A, Paolo Dal Pino: “Non condivido assolutamente l’espressione, né la forma, né nel metodo e né nella sostanza”.
Leggi anche -> Serie A, Lombardia possibile zona rossa per Coronavirus: rischio fatale per il campionato