Juventus, Birindelli: "Manca l'unità d'intenti. Serve la scossa della società"

Juventus-Inter è la gara di più attesa tra quelle che verranno recuperate domenica prossima, valide per il 26/mo turno di Serie A. La sfida scudetto, Sarri, Conte e la Lazio, sono tra gli argomenti contenuti nell’intervista rilasciata in ESCLUSIVA a CalcioToday.it da Alessandro Birindelli, difensore bianconero dal 1997 al 2008

In primis Birindelli dice la sua sulla disputa a porte chiuse: “Sicuramente una gara così importante senza pubblico va a discapito dello spettacolo, ma bisogna sostenere la decisione presa da chi è competente e vuole tutelare la salute delle persone rispetto all’allarme Coronavirus. A differenza di quanto sostiene qualcuno, io credo che non sia un match falsato, come non lo è l’intero campionato perché ora tutti giocano a porte chiuse”. Juventus per la prima volta in campo dopo la sconfitta di Lione che ha suscitato tante critiche. Questa l’idea dell’ex difensore sul momento della Vecchia Signora: “I bianconeri, a prescindere da allenatori e discorsi tattici, hanno messo sempre qualcosa in più in campo sotto il profilo caratteriale. Quest’anno credo manchino umiltà, determinazione, voglia di sacrificarsi per vincere a tutti i costi, insomma unità d’intenti. Spesso ho l’impressione che ognuno vada per conto suo”.

Sarri resta nel mirino della critica e dei tifosi, ma Birindelli lo assolve: “Sicuramente la squadra fa fatica a mettere in pratica le richieste del tecnico, per le caratteristiche e anche per le abitudini tattiche di alcuni giocatori. Io credo che bisogna andare avanti comunque con Sarri, anche in caso di eliminazione dalla Champions League. In questo momento la società deve dare una scossa. Aspettiamo a fare processi”.

Serie A, ESCLUSIVO Birindelli su Conte, Lazio, corsa scudetto

Birindelli sposta il focus sull’Inter e in particolare su Conte, di cui è stato compagno di squadra ai tempi della Juventus: “Antonio sta facendo un grande lavoro, ha creato una mentalità importante affinché tutti remino dalla stessa parte, credo abbia accelerato i tempi. Sotto questo profilo è stato importante anche Marotta. Conte non ha l’obbligo di vincere lo scudetto, ma di lottare fino alla fine. E in questo senso il big match di domenica non sarà decisivo”. A proposito della corsa al titolo, l’ex bianconero non dimentica la Lazio: “La squadra di Simone Inzaghi ormai ha raggiunto un livello importante, grazie all’esplosione definitiva di alcuni giocatori che fino alla passata stagione non avevano continuità di rendimento. Per il titolo sarà una sfida a tre, ma la favorita resta la Juventus per qualità e esperienza della rosa”.