Domenica prossima la Serie A recupera le gare della 26/ma giornata, tra le quali spicca Juventus-Inter, in programma alle 20.45. Fino al 3 aprile tutte le partite si disputeranno a porte chiuse in seguito all’allarme Coronavirus. Tante le polemiche per questo provvedimento. In ESCLUSIVA a CalcioToday.it ne ha parlato Alfredo Parisi, presidente della Federsupporter, associazione che tutela i tifosi
Parisi si schiera contro la disputa delle gare a porte chiuse e va oltre: “Il provvedimento è totalmente sbagliato, sia dal punto di vista sportivo che sociale. Giocare a porte chiuse è estremamente pericoloso per i calciatori e per le persone che comunque entrano nello stadio, 200/300 tra allenatori, arbitri, tecnici, giornalisti, addetti alla sicurezza e così via. La salute pubblica è preminente rispetto a qualsiasi altra cosa. Bisognava sospendere il campionato per poi riprenderlo quando l’emergenza finisce, come è stato fatto con scuole e università. Così il torneo è falsato”. Il presidente di Federsupporter poi aggiunge: “Davanti ad un valore primario come la salute è stato messo quello economico, in questo caso derivante dalle pay tv. Nel caso in cui accadesse qualcosa di irreparabile ad una persona, le istituzioni calcistiche potrebbero risponderne in sede civile, ma soprattutto penale. La cosa triste è che la Lega Calcio non si è mai espressa, il comunicato ufficiale è della FIGC. Il Ministro dello Sport Spatafora inizialmente aveva detto che giocare a porte chiuse Juventus-Inter sarebbe stato un danno d’immagine per il nostro calcio. Così non è peggio?”.
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Coronavirus, ESCLUSIVO Parisi: “Le società devono rimborsare i tifosi”
Il provvedimento relativo alla disputa delle gare a porte chiuse ha anche dei riflessi economici sui tifosi. Sull’argomento, Parisi sottolinea: “Dal punto di vista giuridico, l’acquirente di biglietto o l’abbonato che non può assistere alle partire a causa di eventi esterni come in questo caso, ha diritto al rimborso per la quota di abbonamento non goduto o per l’importo del tagliando. In base a questo principio, già 4 club si sono adeguati senza aspettare l’esito dei giudizi che il Movimento Consumatori sta portando avanti insieme a noi: Torino, Parma, Bologna e Fiorentina“. Restano in piedi i procedimenti legali nei confronti di Juventus, Roma, Inter, Milan, Atalanta, Genoa, Lazio, Udinese e Cagliari: “L’Antitrust ha chiamato le 9 società a rispondere su queste clausole vessatorie che comportano lo sfruttamento del tifoso, la parte debole del contratto. Ormai si tratta di un diritto di fatto, oltre che giuridico. I due club milanesi si sono detti disponibili a riconoscere il rimborso, le altre fanno più resistenza”.
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