In attesa dell’ufficialità della Lega Calcio, sui giorni e gli orari dei recuperi di questo week-end, la Serie A si prepara a giocare a porte chiuse. Una situazione anomala per qualsiasi evento sportivo, a maggior ragione per il calcio italiano seguito da milioni di tifosi abituati a a riempire gli stadi. La decisione però, di fronte all’emergenza Coronavirus, è stata inevitabile a costo di togliere l’atmosfera e lo spettacolo sugli spalti. A questo punto però si ragione a come ripagare queste persone che, oltre ai rimborsi dei biglietti già acquistati, chiedono e sperano di vedere le partite in chiaro.
Serie A, partite a porte chiuse: caos diritti televisivi
Non tutti gli appassionati di calcio sono dotati di un abbonamento satellitare a pagamento per seguire le partite di Serie A. Anzi alcuni, proprio perché fedeli allo stadio, hanno preferito rinunciare alla doppia spesa. La situazione non è facile da gestire perché, come riporta la Repubblica, in gioco ci sono accordi molto severi sui diritti televisivi già assegnati a inizio stagione.
In ogni caso, per andare incontro a queste persone, la senatrice Sandra Lonardo (Forza Italia), ha chiesto un’interrogazione parlamentare d’urgenza: “Dal momento che le partite di calcio di Serie A e Serie B si giocheranno a porte chiuse ed i tifosi non potranno entrare negli stadi, chiedo al governo di intervenire presso la Rai, Dazn e Sky affinché tutte le partite si vedano in chiaro, in modo da soddisfare le legittime esigenze di natura sanitaria ed evitare possibili situazioni di modesta depressione sociale”. Il tentativo rischia di andare a vuoto perché servirebbe un altro decreto del governo per deliberare questa proposta, ma almeno qualcuno ci ha provato.
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