E’ guerra aperta tra Paolo Maldini e l’ex direttore sportivo del Milan Massimiliano Mirabelli. “Ogni suo commento negativo su di me lo considero un grande complimento” ha dichiarato all’agenzia ANSA l’attuale direttore tecnico rossonero. “Sentendolo parlare, fossi in lui, eviterei riferimenti a qualsiasi livello di istruzione scolastica” ha aggiunto. La sua è una replica piccata alle dichiarazioni di Mirabelli che aveva messo in dubbio le sue qualità dirigenziali paragonandolo a “un medico che non ha fatto la scuola elementare“.
Maldini starebbe ancora riflettendo sul suo futuro. Se è ormai certo il divorzio da Boban, Gazidis potrebbe concedergli di allinearsi al nuovo corso e rimanere nel nuovo corso che potrebbe essere targato Rangnick dal primo luglio. Se però Maldini volesse lasciare la società, le sue dimissioni sarebbero presumibilmente accettate, sia che vengano presentate subito, sia che vengano differite a fine stagione per senso di responsabilità verso il Milan.
La risposta di Massimiliano Mirabelli non si è fatta attendere. L’ex dirigente rossonero, ospite di Sportitalia, ha commentato così le pungenti parole di Paolo Maldini: “Dico sempre quello che penso e a volte succedono queste cose. Mi dispiace che Maldini abbia risposto così, ha offeso forse tanti calabresi per il mio modo di parlare ma ne vado fiero del mio accento. Il Milan ha una grandissima proprietà ma ancora nessuno è riuscito a riportare il club ai fasti di un tempo. Sul lato scolastico ho preso quantomeno un diploma, penso proprio che Maldini, come detto, si riferisse al mio accento. Ci facciamo una risata e basta, chiusa la polemica”.
Poi, Mirabelli non ha perso occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, ricordando che: “Noi col Milan siamo arrivati due volte in Europa League e abbiamo giocato una finale di Coppa Italia. Oggi ho parlato di Donnarumma e del difficile rinnovo, noi lo abbiamo fatto. Fu un anno importante sotto l’aspetto lavorativo, siamo stati criticati molto e dico che forse non abbiamo avuto il tempo necessario per portare a termine quello che stavamo facendo”.
L’ex dirigente del Milan ha concluso dicendo: “Non c’è nessuna pace da fare: Maldini è stato un grandissimo campione, magari col tempo imparerà anche a essere un grande dirigente. Se ci sarà occasione andremo a cena insieme”.
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