Nel 2005 sugli spalti del ‘Ceravolo’, i tifosi del Catanzaro esposero questo striscione: “Infetti da Corona virus”. Vi chiederete: come facevano i sostenitori del club calabrese a sapere dell’esistenza del COVID-19, già 15 anni fa? Semplice, non lo sapevano. Lo striscione, infatti, era rivolto all’allora bomber del Catanzaro, Giorgio Corona. Con la maglia delle ‘Aquile del Sud’, in tre anni (dal 2003 al 2006), Corona ha collezionato 144 presenze, 47 gol e 2 assist.
Corona, il bomber che portò il Catanzaro in Serie B
La sua stagione migliore è stata decisamente la prima (2003/04), quando a suon di gol (19), il bomber di Cinisi ha trascinato la sua squadra ad una storica promozione in Serie B. Il primo anno nella serie cadetta, l’attaccante mise a segno 13 gol, dimostrando di non aver risentito del salto di categoria. Nonostante ciò, la squadra chiuse al 21esimo posto, vedendosi costretta alla retrocessione. Ma i fallimenti di Perugia, Salernitana e Venezia, permisero ai calabresi di essere ripescati e di rimanere un altro anno in B. Nella stagione successiva, Corona si confermò il migliore dei suoi con 14 reti, ma ancora una volta ciò non servì a molto, perché il Catanzaro chiuse all’ultimo posto, retrocedendo in Serie C.
Dopo tre anni fantastici, nell’estate del 2006, Corona decise di fare il definitivo salto di qualità e lasciò Catanzaro per trasferirsi al Catania per giocare nella tanto desiderata Serie A. Lo striscione esposto nel 2005, dunque, non ha nessun collegamento con l’attuale Coronavirus. Fu un semplice gesto per omaggiare un giocatore che, in quegli anni, ha dato tanto al Catanzaro. A riportare alla mente questo episodio è stato lo stesso Giorgio Corona che, sulla sua pagina Facebook, ha pubblicato una foto dello striscione, nel tentativo di allentare la tensione accumulata nelle ultime settimane, per un fenomeno che sta creando sempre più allarmismo e panico tra la gente.
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