La Curva Sud del Milan ha pubblicato un comunicato sul proprio sito ufficiale, commentando il Decreto varato dal Governo italiano questa sera. Le massime cariche dello Stato hanno stabilito che tutti gli eventi sportivi, in programma da qui al 3 aprile, dovranno disputarsi a porte chiuse a causa dell’espansione del Coronavirus.
Una decisione arrivata dopo polemiche e lunghe discussioni, ma che gli esponenti della Curva Nord rossonera hanno condiviso: “Capiamo che per noi, come per tutti i tifosi di ogni squadra, il calcio sia di vitale importanza, ma abbiamo l’intelligenza per comprendere il momento e quali siano le vere priorità. In questo momento in cui il problema è la salute pubblica, perdersi in polemiche sterili, diventa quantomeno superfluo. Ci rendiamo conto di quanto sia dura stare senza calcio, ma è anche l’unico modo per preservare la cosa più importante che abbiamo, la salute“.
Non manca un messaggio diretto alla Lega di Serie A: “Ci lascia perplessi la gestione sempre last minute da parte della Lega Calcio, ma comprendiamo che decidere la sorte di migliaia di persone che devono accedere agli spalti di uno stadio non sia un gioco da poco. Abbiamo deciso di adeguarci per il bene di ognuno di noi”.
Presente anche un elogio alla città di Milano: “Un grazie ai medici, agli scienziati e agli infermieri che in queste ore combattono una durissima battaglia mettendo la salute di tutti davanti persino alla propria. Siamo orgogliosi di tutti voi. Milano non mollerà, la Curva Sud men che meno!”.
All’interno del lungo messaggio, la Curva Sud del Milan si è soffermata anche sulle problematiche interne alla società. In questi giorni alcune figure dirigenziali, come quella di Boban, sono state allontanate dal mondo rossonero, creando una profonda spaccatura nel club.
Proprio su tale argomento si è espressa una parte dei tifosi rossoneri: “Salvo clamorosi ribaltoni, sta scivolando via l’ennesima stagione deludente. Le ultime diatribe societarie non fanno certo bene ne al Milan ne tantomeno all’umore del popolo rossonero già da tempo ai minimi termini. Imputare le responsabilità di questa ennesima debacle ad un unica componente ci sembra irreale ed inelegante”.
Il comunicato si conclude: “Allo staff dirigenziale che si è occupato dell’area tecnica vanno imputate scelte a dir poco deludenti sia in termini di allenatore che di mercato, e allo stesso tempo non può passare inosservato il fatto che sia stata la società a scegliere le figure cui affidare il rilancio sportivo del Milan. Rimaniamo speranzosi nel non doverci ritrovare ogni estate a parlare di “anno zero” e confidiamo nel fatto che lo staff dirigenziale del futuro, qualsiasi esso sia, tenga in considerazione come regola fondamentale che i panni sporchi vanno lavati in casa propria!”.
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