Simone Inzaghi ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine di Lazio-Bologna, partita valida per la 26.a giornata di Serie A e vinta 2-0 con i gol di Luis Alberto e Joaquin Correa. I biancocelesti si sono portati momentaneamente al primo posto, con una giornata in più rispetto alla Juventus.
Inzaghi ha risposto alle domande dei giornalisti partendo con un’analisi sul momento attuale: “Se mi avessero detto che saremmo stati primi dopo 26 giornate avrei risposto che sarebbe stato molto difficile. Alla fine del ritiro ero comunque soddisfatto e conosco i ragazzi che alleno”.
“Luis Alberto? Ha sicuramente cambiato il suo modo di giocare ma è riduttivo parlare dei singoli. Voglio parlare del gruppo, per me lasciare in panchina Vavro e Caicedo è stato difficile per quanto hanno fatto la scorsa settimana. Abbiamo valutato le caratteristiche del Bologna e ho deciso così”, ha dichiarato Inzaghi.
Poi ha proseguito: “Era una partita pericolosa e l’abbiamo preparata nei minimi particolari. Nel primo tempo il vantaggio doveva essere più ampio, mentre nella ripresa abbiamo sofferto un po’ troppo”.
“Il nostro anno? Anche nelle scorse stagioni abbiamo vinto trofei e quest’anno siamo in testa alla classifica per merito. Gli scorsi anni abbiamo alzato dei trofei e magari l’avrebbe voluto fare qualcuno al nostro posto”, ha detto il tecnico biancoceleste.
Inzaghi ha proseguito: “Lo scudetto si deciderà alla lunga, sperando che non ci manchino i giocatori fondamentali. Acerbi è assente da due partite ed è un calciatore importantissimo per noi. Il rinvio di Juventus-Inter non mi ha fatto pensare, perchè il Coronavirus è un problema molto più grande. Dobbiamo fare prevenzione“.
“Punti di contatto con la Lazio del 2000? L’atmosfera. I giocatori sono maturi perchè capiscono le decisioni dell’allenatore e mi è venuto in mente che anche nell’anno dello scudetto lo ascoltavamo sempre. Sogno di rivivere certe emozioni anche da allenatore“, ha concluso Inzaghi.
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