Gabriel Jesus e De Bruyne infiammano il Santiago Bernabeu che, per una sera, parla inglese: gli uomini di Guardiola vincono in rimonta contro i Blancos, un ottavo di finale che già dall’andata ha gettato le premesse per una sfida all’ultimo respiro fra due corazzate del calcio internazionale.
Si esaltano gli inglesi, ospiti (indesiderati) in una bolgia pronta a fare festa per le Merengues. Invece l’ex catalano di turno gli ha rotto le uova nel paniere, non basta Isco e neppure un verdetto Uefa a fermare la voglia di rivalsa dei Citizens. Sempre più determinati a lasciare un segno indelebile prima della squalifica di due anni dalle coppe europee: le violazioni del Fair Play Finanziario restano una questione legata ai conti e la burocrazia, ma per fortuna il calcio è una altra cosa. In campo vince chi tiene botta.
Liam Gallagher, dedica al vetriolo per la UEFA dopo la vittoria del City contro il Real
Una botta (d’euforia) l’ha avuta anche Liam Gallagher. Il cantautore, divenuto famoso grazie a suo fratello Noel con gli Oasis, di notti brave ne ha vissute ma evidentemente una serata come quella appena trascorsa mancava all’appello. L’artista ha risposto presente, reagendo alla rimonta del City nell’unico modo possibile: in maniera smodata. La sregolatezza, del resto, è un suo marchio di fabbrica e dove non arrivano gli atti – talvolta – possono le parole. Poche, dirette e inequivocabili: “Kiss my blue arse UEFA cunts”, il significato letterale è facilmente intuibile: “Baciate il mio c***o blu, st****i della Uefa”. Con chi ce l’aveva non è un mistero, si attende – eventualmente – una risposta dall’Unione delle Associazioni Calcistiche Europee. Perchè stavolta i conti – per il cantante – tornano: 1-2, rimonta ottenuta. Non importa nient’altro, o quasi.
Kiss my blue arse UEFA cunts LGx
— Liam Gallagher (@liamgallagher) February 26, 2020
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