Coronavirus, Serie A: il taglio stipendi col campionato annullato: le cifre
Juventus-Inter potrebbe giocarsi a porte aperte. Nelle ultime ore sta crescendo l’ipotesi che la sfida scudetto dell’Allianz Stadium possa essere rinviata, permettendo al pubblico di poterla seguire dal vivo.
Sono ore difficili in Italia a causa dell’espansione del Coronavirus. Gli oltre 400 contagiati hanno obbligato le massime cariche del paese a prendere provvedimenti anche per il mondo del calcio. Questa sera il match di Europa League tra Inter e Ludogorets si giocherà a porte chiuse, ma la stessa sorte potrebbe non capitare al derby d’Italia, per cui verrà presa una decisione in giornata.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, lo scenario più quotato nelle ultime ore è quello di giocare Juventus-Inter in un contesto classico, a porte aperte e con la presenza di entrambe le tifoserie.
A spingere per tale scelta c’è in prima fila il governatore della regione Piemonte, Alberto Cirio. Secondo il presidente esistono le condizioni per chiedere al Governo di tornare alla normalità, considerando che il provvedimento sospensivo delle manifestazioni aperte al pubblico, firmato con il Ministro della Salute, scade il 29 febbraio.
Lo stesso provvedimento potrebbe essere aggiornato dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, dove la sospensione è in vigore fino al 1° marzo. Secondo le prime ipotesi circolate, lunedì 2 marzo potrebbe essere il giorno in cui verrà giocata Juventus–Inter. La data resta comunque incerta, a causa della vicinanza con la semifinale di Coppa Italia tra gli stessi bianconeri e il Milan. Nelle prossime ore la Lega di Serie A comunicherà l’elenco delle gare che si disputeranno a porte chiuse e si potrà conoscere l’ufficialità anche sul big match della 26.a giornata.
Anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha parlato della possibilità di rinvio della partita: “Spero che da oggi ci sia una regressione della diffusione così vado a vedere anche io Juventus-Inter. Monitoriamo la situazione, sono molto tranquillo. Bisognerà valutare, come per le scuole, faremo un check sabato e decideremo”.
Poi ha concluso: “Dobbiamo capire se il trend di diffusione del virus si rallenti e magari si blocchi. Quando sarà così, allora si potranno addirittura revocare tutte le misure restrittive”.
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